Si dice che al
mondo esistano tre modi di
mangiare: il 40% della
popolazione lo fa direttamente
con le mani, il 30% con le
posate e il rimanente 30% con i
bastoncini.
I cinesi, per mangiare, usano
due bacchette lunghe meno di
30 centimetri. I dati
dimostrano che i bastoncini
cinesi più antichi si possono far risalire a tremila anni fa.
Durante i secoli, questi
furono trasmessi rapidamente
in Giappone, Corea e in alcuni
paesi dell’Asia orientale,
sempre accolti con favore dai
popoli locali.
Secondo gli
scienziati giapponesi, prendere
il cibo con i bastoncini
costituisce un gesto complesso
e fine che applica il
movimento di una trentina di
articolazioni della spalla,
delle braccia, del palmo e
delle dita della mano e di una
cinquantina di muscoli. Quanto
ai bambini, l’uso delle
bacchette non solo può favorire il movimento delle dita delle mani, ma anche
promuovere lo sviluppo nervoso
e incrementare le capacità di
ragionamento.
Di che materiali sono fatti i
bastoncini cinesi?
Nell’antichità erano per lo più di bambù. Dalla
struttura dei caratteri cinesi
emerge che le bacchette sono
strettamente collegate al bambù. In seguito, di pari passo con lo sviluppo delle
forze produttive sociali, per
ostentare il proprio grado e
ricchezza, gli imperatori e i
re della società feudale e l’aristocrazia usarono bastoncini in oro,
argento, giada, avorio ed
altri materiali pregiati.
Una
rarità è costituita
dai bastoncini lunghi 80
centimetri usati dalla
nazionalità Achang,
una delle 55 della Cina.
Quando un ragazzo, giunto alla
maturità, prende
moglie, i genitori della sposa
gli donano un paio di
bastoncini lunghi,
imponendogli di estrarre da un
tubo di bambù vermicelli, arachidi fritte ed altri
cibi raffinati. Si tratta di
una prova difficile, e spesso
il ragazzo, dall’alba al
tramonto, non riesce a
portarla a termine. In questo
modo i vecchi insegnano ai
giovani sposi la necessità di impegnarsi seriamente per
realizzare un matrimonio
felice.
La tecnica con
cui i cinesi utilizzano i
bastoncini attrae spesso gli
stranieri. In occidente esistono
addirittura dei “centri di
addestramento” che insegnano
appositamente a come usare i
bastoncini. Alcuni esperti
medici ritengono che i
bastoncini possano far muovere
una trentina di articolazioni e
una cinquantina di muscoli,
favorendo l’elasticità delle
dita e lo sviluppo del cervello.
La Cina è il paese natale dei
bastoncini, tuttavia pare che il
primo “Museo dei bastoncini” del
mondo si trovi in Germania. Nel
museo sono esposte 10 mila paia
di bastoncini d’oro, d’argento,
di giada, osso e altri
materiali, che, provenienti da
vari paesi e regioni del mondo e
risalenti a diverse epoche,
costituiscono una notevole
collezione.
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