La festa di primavera è anche chiamata capodanno lunare.
E’ la più grande e gioiosa festa tradizionale e popolare del nostro
paese.
La “Festa di primavera” ha una lunga storia, avendo
origine dalle attività di sacrificio agli dei e agli antenati in fine ed
inizio d’anno al tempo delle
Dinastie Yin e Shang, ossia più di 4000
anni fa.
L’atmosfera speciale
della festa dura per un mese.
Prima del capodanno, si
tengono cerimonie di
sacrificio agli antenati ed
alla divinità della
cucina; durante la festa, si
offrono mance ai bambini come
dono di capodanno, ed amici e
parenti si fanno visite di
augurio. La “Festa delle
Lanterne” cade 15 giorni
dopo il capodanno lunare; per
l’occasione, le città cinesi
sono decorate con lanterne
colorate e le strade sono
piene di gente, una scena
davvero grandiosa! La festa di
primavera si conclude solo
dopo la festa delle lanterne.
Con l’avvicinarsi della festa di primavera, chi è lontano
torna a casa, desiderando
riunirsi con i parenti. Il che
costituisce un atteggiamento
profondamente radicato nella
nazione cinese, che forse non
esiste presso altre nazioni.
Questa necessità del ritorno è molto
radicata e diffusa nel
profondo della cultura e del
costume cinesi, come
un’impronta individuale
difficilmente cancellabile.
Di solito, il sipario della festa di primavera si alza
col sacrificio alla divinità della cucina. Si tratta di un’attività popolare
di grande influenza e
diffusione. In passato, nelle
cucine di tutte le famiglie si
trovava la tavoletta
commemorativa della divinità della
cucina. Di solito,
l’altarino della divinità era posto agli angoli est o nord
della cucina, ed ospitava una
statuetta rituale. Le famiglie
senza altarino per la divinità della cucina, attaccavano direttamente la sua
immagine su una parete. Alcune
immagini recano dipinta solo
la divinità della
cucina, mentre altre anche due
divinità, una maschile e l’altra femminile,
quest’ultima è la moglie della divinità della
cucina. L’immagine reca
inoltre un calendario e le
scritte “divinità che
sorveglia l’umanità”, “capo-famiglia” ecc., che esprimono
l’importante posizione della
divinità della cucina. Ai lati dell’immagine è fissata la
coppia di distici “in cielo
parla positivamente, nel mondo
garantisce la pace”,
riferiti alla divinità della cucina, come auspicio di pace e sicurezza per
tutta la famiglia. Ora è difficile trovare altarini della divinità, ma le sue
immagini sono ancora di uso
molto comune.
La vigilia del capodanno lunare è estremamente importante per tutti i
cinesi del mondo. In questo
giorno, tutte le famiglie
cinesi si riuniscono per una
cena sostanziosa, salutando
l’anno vecchio e dando il
benvenuto al nuovo. Nel sud
del paese, per questa
occasione, si preparano una
decina di pietanze fra cui il
pesce ed il formaggio di soia
non possono mancare, perché i loro
nomi cinesi suonano come i
termini “benessere” e “fortuna”.
Nel nord invece la cena della
riunione si basa generalmente
sui ravioli, preparati da
tutti i membri della famiglia.
Nell’antica Cina, alcuni
funzionari delle prigioni
liberavano addirittura i
carcerati per far trascorrere
loro la festa in famiglia, da
cui possiamo capire
l’importanza della cena
della riunione nella
tradizione cinese. Ora, con
l’elevamento del tenore di
vita ed il mutare delle
concezioni, sempre più famiglie scelgono il ristorante per la cena della
riunione: quindi le donne, che
hanno lavorato duramente
durante tutto l’anno, non
hanno più bisogno di cucinare personalmente, ma possono andare
con la famiglia in una buona
trattoria.
Durante la festa di primavera, si affiggono alla porta
distici e carte rosse
ritagliate ai vetri delle
finestre, in segno di augurio,
inoltre, la gente ama fissare
nel salotto e nella camera da
letto i dipinti dell’anno
nuovo. Le nuove pitture
portano gioia all’atmosfera
famigliare. I dipinti
dell’anno nuovo
costituiscono un tipo di
antica arte popolare del
nostro paese, riflettendo le
credenze ed i costumi popolari,
e le speranze per il futuro
della gente comune. I dipinti
del nuovo anno, come pure i
distici hanno origine dalla
“divinità della porta”. L’imperatore della dinastia Ming
Zhu Yuanzhang promosse l’uso
dei distici durante la festa
di primavera, ed i dipinti del
nuovo anno nacquero proprio su
influenza dei distici; tre
sono i luoghi di produzione più famosi di questi dipinti ossia: Tao Hua Wu, della
città di Su Zhou, Yang Liuqing, presso Tian Jin e Wei Fang,
nella provincia dello Shan
Dong, che originarono le tre
più grandi
scuole del paese. All’inizio
della Repubblica nazionalista
cinese, Zheng Mantuo di
Shanghai unì il calendario mensile e le pitture del nuovo anno,
realizzando una nuova forma di
dipinto dell’anno nuovo che
in seguito, dette origine al
calendario da parete, diffuso
ora in tutto il paese.
Un’altra importante attività della festa di primavera è “lo
scambio di visite augurali tra
amici e vicini di casa”, che
ha inizio la mattina del primo
giorno dell’anno nuovo, e
dura parecchi giorni.
Lo strepitio dei petardi costituisce il simbolo del
saluto all’anno vecchio e
del benvenuto al nuovo e della
gioia della festa. Per i
commercianti, far scoppiare i
petardi alla vigilia del
capodanno ha invece un altro
significato: col loro
frastuono, essi si augurano
infatti ottimi affari e quindi
ricchezza nel nuovo anno.
Tuttavia, secondo l’usanza
del passato, chi sacrifica
alla divinità della ricchezza deve cercare di essere il primo e chi
fa scoppiare i petardi deve
cercare di essere l’ultimo,
perché si dice
che chi vuole diventare
davvero ricco, i suoi petardi
devono scoppiare per ultimi.
Offrire denaro ai bambini in una busta rossa di carta
costituisce un’usanza cinese
di capodanno; i cinesi amano
il rosso, perché
simboleggia vitalità, gioia e fortuna. L’offerta della busta di carta
rossa alla prole di età minore, ossia non sposata, esprime un augurio di
buona fortuna. Il denaro
all’interno della busta
serve solo a far contenti i
bambini, mentre il significato
principale sta nel colore
rosso, simbolo di fortuna.
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