Mozi
visse intorno al 5° secolo a.
C. Allora la Cina era ancora
un paese composto da diversi
stati, fra cui Chu e Song, il
primo grande e il secondo
piccolo.
Al tempo viveva un artigiano
chamato Gong Shuban, che aveva
costruito per Chu un tipo di
enorme scala aerea usata per
attaccare le porte delle città
nemiche. Si può dire che
allora fosse un’arma
strategica. In possesso della
scala, Chu si preparava ad
attaccare Song per verificare
gli effetti della nuova arma.
Sentita la notizia, dopo dieci
giorni e notti di cammino,
Mozi arrivò alla capitale
dello Stato di Chu e vi
incontrò Gong Shuban, nella
speranza di impedire la guerra.
Egli disse: “Nel nord un
tale fa il prepotente con me:
spero di ucciderlo con il
vostro aiuto”. Gong Shuban,
non capendo che era un
tranello, ne fu molto
scontento, senza però dire
nulla. Mozi proseguì dicendo:
“Posso darti molto denaro in
compenso dell’uccisione di
quell’uomo”. Gong Shuban
rispose: “Sono onesto e non
uccido per guadagno”. Mozi
aggiunse: “Lo Stato di Chu
è un grande paese e benchè
non popoloso, possiede un
vasto territorio, tuttavia
intende attaccare il debole
Stato di Song. Si tratta di
una guerra ingiusta. Dici che
non vuoi uccidere, ma una
volta scoppiata la guerra,
quanti innocenti moriranno
per la nuova arma da te
inventata? Che differenza c’è
col fatto che tu uccida di
persona?”
Gong Shuban, non sapendo come
rispondere, cercò di
togliersi dai guai dicendo che
il piano di attaccare Song si
doveva al re di Chu. Allora
Mozi e Gong Shuban andarono
insieme dal re. Di fronte al
sovrano Mozi non parlò prima
della guerra, dicendo invece:
“Ho un problema su cui
vorrei chiedere il vostro
parere”. Il re chiese quale
fosse. Mozi rispose:
“Un tale,
accantonando il proprio bel
cocchio, intende rubare quello
malandato del vicino, e
lasciati da parte i propri
begli abiti, vuol rubare
quelli vecchi del vicino: che
tipo di persona sarà mai?”
Il re di Chu, non capendo che
fosse un tranello, rispose:
“Un cleptomane!”
Afferrando l’occasione, Mozi
osservò: “Chu possiede un
ampio territorio, mentre
Song è molto piccolo,
il che corrisponde al paragone
fra il bel cocchio e quello
malandato; Chu abbonda di
risorse mentre Song ne è
privo, il che corrisponde al
paragone fra il bel vestito e
quello vecchio, per cui
ritengo che se Chu attacca
Song sarà lo stesso caso del
cleptomane!” Il re di Chu,
non sapendo come rispondere,
disse brutalmente: “Dici
bene, ma Gong Shuban ha
costruito per me la scala
aerea, quindi attaccherò
sicuramente Song!” Mozi
rispose calmo: “La scala
aerea non è così efficace
come pensate. Se non ci
credete, mi misurerò in una
battaglia simulata con Gong
Shuban”. Il re di Chu preparò
per loro il necessario, fra
cui mura di cinta, macchine
per la difesa della città, la
scala aerea e altre armi. Gong
Shuban similò un attacco alle
mura di Song, ma fu sconfitto,
benchè avesse cambiato più
volte tattica. Gong Shuban
aveva terminato utilizzare
tutti i suoi strumenti
offensivi, ma Mozi possedeva
ancora parecchie contromisure.
Gong Shuban, senza riuscire a
rassegnarsi della sconfitta,
disse a Mozi: “So come
affrontarti, ma non lo dico”.
Mozi rispose: “Anch’io so
come affrontarti, ma non lo
dico”. Il re ne chiese a
Mozi il motivo. Mozi rispose:
“Gong Shuban ha solo in
piano di uccidermi,
pensando che dopo la
mia morte Song non abbia più
nessuno a difenderlo
dall’attacco di Chu.
Tuttavia ho già insegnato la
mia soluzione ai miei
discepoli e così anche se
venissi ucciso, sarà
impossibile attaccare le porte
di Song!”
Vista la situazione, il re di
Chu fu costretto a dire:
“Decido di non attaccare più
Song!” Così, con la propria
saggezza e
bravura, Mozi evitò un
disastro allo Stato di Song.
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