Il
monte Lushan, dai bei paesaggi
naturali, è situato nella
provincia del Jiangxi, nella
Cina meridionale. Sin
dall’antichità si
tramandano molte belle
leggende sul monte.
Il monte Lushan, situato nel
nord della provincia del
Jiangxi, è famoso per i suoi
straordinari
e maestosi paesaggi che
hanno attirato storicamente
molti esponenti della
cultura e dell’ arte, per
cui è diventato il paese
natale della poesia pastorale
e la culla della pittura
tradizionale cinese. Il famoso
poeta della dinastia Tang (8°
secolo) Li Bai scrisse la
seguente poesia, ormai
diventata un classico in Cina,
su una cascata di Lushan:
Dall’Incensiere
in pieno sole
s’innalzano
vapori purpurei,
di
fronte, in lontananza,
la
cascata sospesa come un
torrente.
Il
corso d’acqua volante
precipita
giù per tremila piedi,
come
se dal cielo cadesse la Via
lattea.
Il famoso letterarato della
dinastia Song (960-1127) Su
Shi visitò diverse volte il
monte, lasciando una poesia
pieno di significato
filosofico dedicata alla
“parete di Xilin”, che
dice:
Vista
di fronte, pare una vetta, di
fianco un picco,
l’altezza
cambia secondo la distanza.
Non
conosco il vero aspetto del
Monte Lushan
quando
vi sono immerso...
Il monte Lushan è anche
chiamato Kuanglu o Kuangshan.
Secondo la leggenda, nel 4°
secolo a.C. durante la
dinastia Zhou un taoista
chiamato Kuangsu viveva qui
immerso nello studio delle
arti magiche. Saputolo, il re
mandò più volte degli
inviati ad invitarlo a corte,
ma
Kuangsu rifiutò sempre
di incontrarli, nascondendosi
nelle profondità del monte.
Poi sparì, per cui si disse
che fosse diventato un
immortale. Il luogo dove
Kuangsu aveva ricercato
l’immortalità fu allora
chiamato “capanna (lu)
dell’immortale”, da cui
l’appellativo del monte,
Lushan, Kuangshan o Kuanglu.
Nel 381, durante la dinastia
dei Jin orientali, il monaco
Huiyuan arrivò a Lushan coi
suoi discepoli. Con l’aiuto
del governatore di Jiangzhou
fece costruire il tempio
Donglin. Così il monte Lushan
diventò la culla della scuola
buddista della Terra pura (in
origine la maggiore del
Buddismo Mahayana indiano) e
il maggiore centro buddista
del sud della Cina. Il monaco
diresse il tempio per 36 anni,
distinguendosi per la rigorosa
disciplina e la realizzazione
personale, per cui venne molto
rispettato.
Circa il tempio Donglin e il
monaco Huiyuan si tramandano
molte belle leggende. Una di
queste racconta che durante la
costruzione del tempio, il
monaco Huiyuan era sempre
preoccupato per la mancanza di
materiali da costruzione. Una
sera all’improvviso cominciò
a piovere, con lampi e tuoni.
Tutti i monaci si rinchiusero
nelle loro camere. Il giorno
dopo, tornato il sereno, si
vide che il temporale aveva
creato uno stagno sulla cui
superficie
galleggiava molto
legname. Pensando che fosse un
dono di Budda per la
costruzione del tempio,
Huiyuan fece costruire con
questo una sala chiamata
Shenyun, ossia del trasporto
divino. Lo stagno dove
galleggiava il legname venne
chiamato Chumu, ossia comparsa
del legname.
Di fronte al tempio Donglin si
trova un laghetto chiamato del
“Loto bianco”, pieno di
fiori di loto. Secondo la
leggenda, fu scavato dal
famoso letterato della
dinastia dei Jin orientali Xie
Lingyuan, pronipote per parte
paterna del noto politico del
tempo Xie Xuan e nipote per
parte materna del famoso
galligrafo Wang Xizhi. Molto
orgoglioso della sua cultura,
un giorno questi arrivò al
Monte Lushan, chiedendo a
Huiyuan di entrare nella
società del Loto bianco,
fondata dall’abate. Huiyuan
non accettò la richiesta di
Xie Lingyuan, dicendo: “Non
hai un cuore pulito! devi
prima scavare tre laghetti del
loto, e quando il tuo cuore
sarà diventato candido come i
fiori del loto potrai entrare
nella società.” Non avendo
altra possibilità, Xie
Lingyuan fece come aveva detto
Huiyuan, scavando i tre
laghetti del loto, quindi fu
accettato nel gruppo.
Frequentandosi, Huiyuan e Xie
Lingyuan cominciarono ad
ammirarsi reciprocamente,
diventando intimi amici. Dopo
la morte di Huiyuan, Xie ne fu
molto triste, lasciando la
capitale del tempo Jiankang (l’attuale
Nanchino) per il monte di
Lushan, dove scrisse l’
epitaffio della sua tomba.
Oltre alle tradizioni
umanistiche e culturali, il
monte Lushan possiede anche
stupendi paesaggi naturali che
ne fanno una delle più famose
mete turistiche della Cina.
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