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Lago Qinghai         
Montagna Sole-Luna                                 
       

 

 

 

 
 

La montagna del Sole e della Luna

Nella provincia del Qinghai, Cina nord-occidentale c’è la Montagna del Sole e della Luna che si trova precisamente lungo l’autostrada Qinghai-Tibet. Di recente sono sorti due chioschi classici, uno si chiama il chiosco del Sole, l’altro della Luna. Queste due costruzioni hanno aumentato la bellezza di questa montagna, che è famosa in Cina per il suo bel paesaggio. Da quando questo itinerario è aperto, molti visitatori e turisti cinesi e stranieri hanno compiuto un viaggio sulla montagna del Sole e della Luna, che è alta 3.500 metri sopra il livello del mare. Il terreno sulla sua cima è rosso e per questa ragione anticamente essa veniva chiamata Monte Rosso. Allora perchè adesso si chiama la Montagna del Sole e della Luna?

Nel 640 durante la dinastia Tang, il Re tibetano Songzanganbu inviò un suo funzionario a Changan, l’allora capitale del paese per chiedere all’imperatore Tang il permesso di prendere in sposa sua figlia. L’imperatore Taizong accettò la richiesta e decise di maritare la sua bella e intelligente figlia, principessa Wencheng al Re tibetano. L’anno seguente, la principessa Wencheng lasciò la famiglia imperiale per andare in Tibet, passando appunto per il Monte Rosso e fin da allora si diffusero molte belle leggende sull’entrata in Tibet della principessa Wencheng.

La guida ci ha detto che si dice che la principessa Wencheng, una volta lasciata la città di Changan fece un viaggio verso ovest e passò per il Monte Rosso. Al di la del monte era una sconfinata prateria che apparteneva al Regno Tufan, e il territorio a est del Monte Rosso era sotto la giurisprudenza della dinastia Tang. Guardando ad est lei pensava ai suoi cari mentre voltandosi ad ovest vi erano innumerevoli catene di monti dove si trovava la casa del futuro marito. Stando così le cose, lei si sentiva triste e aveva le lacrime agli occhi per la nostalgia dei genitori del paese nativo. Poi considerando l’importante missione affidatale dall’imperatore Tang, la principessa Wencheng decise senza esitazione di andare avanti, lasciando sul Monte Rosso uno specchio prezioso che si chiamava lo specchio del Sole e della Luna, Si trattava di un regalo offertole dai genitori come suo ricordo. Da allora, la gente locale chiama  questo monte la Montagna del Sole e della Luna. Il governo provinciale del Qinghai ha costruito appositamente due chioschi del Sole e della Luna per commemorare l’entrata nel Tibet della principessa Wencheng e rafforzare l’amicizia e l’unità delle due nazionalità han e tibetana.

La principessa Wencheng visse in Tibet per ben 40 anni. Quando lei entrò in Tibet, venne accompagnata da un gran numero di letterati, artisti e artigiani e portò con se i testi sacri del Buddismo, libri e dizionari per la medicina e l’agricoltura nonché semi di alcuni cereali. Tutto questo allo scopo di rafforzare gli scambi culturali ed economici tra le due nazionalità sorelle. La sua entrata nel Tibet ha dato un contributo storico al rafforzamento dell’amicizia e dell’unità fra le popolazioni delle due nazionalità. Fino ad oggi, i tibetani chiamano la principessa Wencheng “ Agegiasha” (in tibetano significa la principessa han e regina tibetana) e fissano la sua data di nascita e dell’entrata in Tibet come due importanti festi tibetane.

Sono le comuni aspirazioni delle popolazioni han e tibetana ad aver voluto costruire i chioschi del Sole e della Luna in memoria dell’entrata della principessa in Tibet. Questi due chioschi, che si trovano sulla cima della Montagna del Sole e della Luna, sono ottogonali e nello stile nazionale. Intorno ai chioschi vi sono sale da risposo, colline artificiali e giardini. Il terreno, come un verde tappeto è tenuto a prato con pietre a colori per formare un bel quadro in grande armonia con l’ambiente naturale. Queste due palazzine sono state messe in cantiere l’11 aprile  1984 e completate il 10 luglio 1987.

 L’interno e l’esterno dei chioschi del Sole e della Luna sono decorati in modo artistico. Tutti i materiali edili sono stati importati dalle provincie o municipalità sorelle, ad esempio le tegole smaltate a colori sono state prenotate a Pechino, mentre il tetto di stile tibetano dei chioschi è stato fabbricato da una fabbrica dello Yunnan. I quadri esterni delle palazzine sono stati disegnati e dipinti dagli esperti dell’Istituto di ricerca d’arte Jogon, specializzato nell’arte tibetana. 11 maestri hanno partecipato alla progettazione e alla decorazione. Le caratteristiche tradizionali dei dipinti tibetani sono costruite dai colori vivaci. Dalla ricchezza di contenuto, dalla bellezza delle linee e dalle figurine di fenice e dragone quali sono simboli della felicità e della fortuna. All’interno vi sono nove dipinti parietali a mosaico eseguiti con tasselli di porcellana che si estendono su una sessantina di metri quadrati. Sono belli, graziosi e impressionanti. Questo gruppo di dipinti hanno come soggetto l’entrata della principessa  Wencheng in Tibet e riflettono l’amicizia  tra le nazionalità Han e tibetana.

Intorno alla Montagna del Sole e della Luna vi sono numerose belle leggende. Vicino al Passo  della Montagna che costituisce l’unico passaggio del paese per entrare in Tibet vi è un fiumicello, il Geuhe, che in cinese significa “ strano”. Perchè strano? Nel nostro paese tutti i fiumi, grandi e piccoli scorrono da ovest ad est e poi sfocciano in mare. Ma questo fiume scorre invece da est verso ovest. La popolazione lo chiamava il fiume che va indietro. La guida ci ha spiegato una leggenda, secondo la quale si diceva che quando la principessa Wencheng arrivò al Monte Rosso, aveva una forte nostalgia dei suoi cari e del paese nativo di Changan. Al momento di lasciare il palazzo imperiale suo padre l’imperatore Tang le offrì uno specchio magico dicendole: “Figlia mia, quando penserai ai genitori, a Changan e a tutto ciò che ti piace, guarda nello specchio, dentro il quale c’è tutto”. Chissà forse sul Monte Rosso ella più guardava nello specchio più pensava ai suoi cari, più piangeva sommessamente. In questo modo le sua lascime diventarono un fiumicello che scorre da est verso ovest. Questa è l’origine del fiume strano.

Ora con la costruzione dei chioschi del Sole e della Luna, la montagna del Sole e della Luna diventa ancora più attraente. Questo luogo è una tappa di riposo ideale per chi va in Tibet.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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