Con l'avvicinarsi dell'Anno della Cultura Cinese in Italia, il 92enne ex-premier italiano Giulio Andreotti ha espresso i suoi più cordiali auguri con una lettera spedita a RCI per l'Anno della Cultura cinese e lo sviluppo delle relazioni sino-italiane.

Nella sua lettera, egli ha scritto:

Signor Primo ministro Wen Jiabao,

Illustri signori ministri e autorevoli membri della delegazione cinese,

Signor ambasciatore Ding Wei,

anzitutto esprimo le mie felicitazioni per l'apertura di questo Anno culturale della Cina in Italia. Saranno mesi in cui lavoreremo fianco a fianco, e la nostra amicizia, che ha la sua lunga vita, se ne gioverà.

Consentitemi di dire che alla mia età è più semplice avere il senso della storia e dei suoi comportamenti.Così è altrettanto facile per me ricordare con vivezza ed emozione la data del 6 novembre di 40 anni fa, quando finalmente stabilimmo le nostre relazioni diplomatiche, in un mondo che era molto diverso e dove anche darsi la mano necessitava di lunghi… appostamenti, perchè esisteva qualcuno che poteva non essere d'accordo.

Il "Quotidiano del popolo" pochi giorni dopo riconobbe che per tutta la loro durata i negoziati dei cinesi con gli italiani erano stati sempre "amichevoli". Non è ancora terminato l'anno del IV centenario dalla morte di Matteo Ricci, a cui siamo tutti debitori per avere testimoniato che cosa vuole dire davvero essere "amici". Qui oggi Italia e Cina dicono che oriente e occidente si stringono nuovamente la mano e lo fanno davanti a tutto il mondo.

Consentitemi a tal fine di mandare un sincero augurio per la sua prossima missione in Cina al signor presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.

Il tempo è galantuomo, si dice. Dieci anni fa ebbi la fortuna di celebrare i trenta anni dello stabilimento delle relazioni diplomatiche a Pechino, con l'Istituto Italo-Cinese, che fondammo nel marzo 1970. Non ci eravamo sbagliati a dire allora che la Cina ci avrebbe sorpreso...

Signor Primo ministro Wen Jiabao,

Illustri signori ministri e autorevoli membri della delegazione cinese,

Signor ambasciatore Ding Wei,

nella lunga strada da percorrere dobbiamo portare con noi le giovani generazioni, aiutarle nella reciproca conoscenza, a visitare e studiare nei nostri Paesi, apprezzarne la tradizione e la modernità di ciascuno, lavorare insieme. Così si costruisce.

Facciamo anche di questo la nostra testimonianza politica, per la prossima celebrazione insieme.

Con i più vivi saluti,

Giulio Andreotti

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