Molto tempo fa, la capacità di volare del gallo era impareggiabile. Una volta partecipò ad una gara di volo insieme tra uccelli e il gallo vinse perchè volò il piu' alto di tutti e gli altri gli offrirono un cappello rosso.

Il gallo era contento e si mise a cantare: "Wo wo wo, nessuno riesce a vincermi!"

Da lì in poi, il gallo tenne sempre la testa alta, il petto dritto e cantò orgogliosamente.

Egli ogni giorno beveva e mangiava, non usciva di casa e non si esercitava nel volo e così diventò sempre piu' grasso.

Un giorno, un piccione andò da lui e gli disse: " Signor gallo, ieri, l'aquila è volata più alta di lei".

Il gallo scosse la testa, allungò il collo e cominciò a cantare: "Wo wo wo, nessuno riesce a superarmi!"

Alcuni giorni dopo, il piccione volò dal gallo e gli disse: "Signor gallo, questa mattina, l'allodola, l'oca e la rondine si sono esercitate nel volo e tutte sono volate piu' in alto di lei."

Il gallo scosse ancora la testa e disse: "Bugiardo, non ci credo proprio!"

Quel giorno il gallo non rimase felice e non cantò.

La mattina del giorno dopo, quando il gallo ancora non si era alzato, la gazza sconcertata volò verso di lui e disse: "Ah! Dorme ancora. Ieri al tramonto, persino il corvo è volato più alto di lei."

"Cosa?" Il gallo rimasto sorpreso chiese: "Ma è vero?" Infatti la persona che il gallo non puo' proprio sopportare è proprio il corvo.

La gazza disse: "L'ho visto con i miei propri occhi, non dico le bugie."

Dopo averlo ascoltato, il gallo si arrabiò e disse: "Ah, vengo a fare un volo, a dare uno spettacolo a tutti!"

La gazza immediatamente diffuse la notizia.

La mattina di quel giorno,quando era ancora buio, il prato era pieno di uccelli arrivati in volo, persino dell'oca selvatica del nord, del pavone del sud, dello struzzo del deserto, del gabbiano del mare, tutti venuti per assistere all'esibizione del gallo.

Quando il sole era già molto alto, ancora non se ne vedeva l'ombra; quando erano quasi le dodici, il gallo arrivò lentemente a piedi sul prato.

La gazza disse immediatamente a tutti: "Silenzio, il nostro signor gallo è arrivato!"

Sul prato si creò subito una atmosfera di silenzio. Il gallo camminava a testa alta, con il petto dritto, a passi grandi, dandosi delle arie; tutti gli uccelli applaudirono con entusiasmo e il gallo fece cenni col capo.

Dopo poco, l'esibizione iniziò, migliaia di occhi erano puntati sul gallo. Tutti arrestarono il respiro, in attesa di vedere la spendida esibizione del gallo.

"Wo wo wo" il gallo non riuscì a non cantare dalla gioia, battè le ali e le aprì in attesa di volare. Ma non volò a tre metri di altezza che il gallo subito ricadette a terra. Il gallo era diventato troppo grasso e troppo pesante, anche lo stesso gallo rimase stupito di sè stesso.

Gli uccelli credevano che il gallo stesse ancora facendo degli esercizi di preparazione e tutti rimasero in silenzio. E così il gallo rimase tranquillo.

Il gallo usò il massimo delle sue forze, aprì le ali per mettersi in volo.

Questa volta volò un po' più alto del precedente volo, fino a 5-6 metri, ma poco dopo cadde di nuovo.

Gli uccelli non riuscirono a trattenersi dal ridere.

Il gallo rimase un pò spaventato e tentò di usare ancora della forza per volare fino al cielo e fare vedere agli altri il suo spettacolo e stupirli. Ma non aveva già più forze. La terza volta non volò neanche fino ai 5 metri, quel suo corpo pesante cadde come un pezzo di legno.

Tutti gli uccelli risero ad alta voce: "Ah Ah Ah! Oh Oh Oh!"

Il gallo diventò rosso in viso e scappò lontano. Dopo un bel pò di strada, ancora riusciva a sentire le risa degli uccelli.

E' per questo che il gallo di oggi non riesce a volare alto. Però porta ancora quel cappello rosso, tiene la testa alta e il petto dritto e cammina a passi grandi. Ma in qualsiasi momento è sempre rosso in viso.