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Le pitture del Tibet si originano agli affreschi nel'antichità remota. A quel tempo gli affreschi esprimono principalmente la figure di cervo, bue, pecora, cavallo e gli altri animalli e la scena di caccia. Più di 1400 anni fa la gente dipenge in tempi numerosi affreschi relative alla religione. Da quel momento gli affreschi vincono uno spazio di sviluppo, diventando uno dei due rappresentanti dell'arte di pittura tibetana e l'altro è Thangka.
In famosi edifici dell'antichità del Tibet, soprattutto in tempi, si conservano ancora tanti affreschi antichi. Solo nel tempio di Jokhang si conservano gli affreschi di 4400 metri quadrati. Nel corso di creazione di questi affreschi, contemporaneamente di ereditare la tradizione di puttura nazionale, i pittore dell'enità tibetana studiano anche le tecniche relative di India e Nepal, formando gratualmente lo stile speciale degli affreschi tibetani.
Negli affreschi tibetani conservati ci sono non pocche pitture biografiche del personaggio buddista come Sakyamuni. Alcuni rappresentato la vita, i costumi, i divertimenti culturali e le attività dello sport del Tibet e alcuni esprimono gli importanti eventi e iniziative politici, fra cui l'entrata del principessa Wencheng nel Tibet attira la maggiore attenzione e Palazzo Potala, Tempio Jokhang e Norbu Lingka sono al posto di effetto nelle pitture.
Si può trovare che i temi degli affreschi tibetani sono molto ampi come gli eventi storici, la biografia del personaggio, la dottrina religiosa, i costumi tibetani, le leggende popolari e le favole che si trattano nei vari settori politico, economico, storico, religioso, culturale e artistico e della vita sociale. Per ciò gli affreschi tibetani sono denominati le pitture della storia tibetana. |
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