 "Non voglio vedere il caos e spero che il mio paese natale possa godere di pace e stabilità e ognuno possa vivere senza preoccupazioni e avere vestiario e cibo."
Scorrendo le immagini televisive degli incidenti verificatisi il 14 marzo a Lhasa, così ci ha detto tra le lacrime la studentessa tibetana del secondo grado del liceo della scuola media tibetana di Pechino Dejilamu.
Dopo gli incidenti, Danzeng Kaique, Deyang e Desanglamu, i tre studenti tibetani erano preoccupati per l'incolumità dei propri genitori. La scuola li ha aiutati a contattare tempestivamente i loro familiari.
"So che la situazione a Lhasa è molto stabile e i miei familiari sono al sicuro." Desanglamu ha detto, "L'economia del Tibet non è facile da svilupparsi e bisogna rimediare quanto prima alle perdite causate dagli incidenti."
Danzeng Kaique ha detto, "Mi ha telefonato mia madre dicendomi di non preoccuparmi. Ella dice che i residenti di Lhasa nutrono fiducia nel governo perchè in grado di risolvere il problema e di calmare velocemente la situazione."
Ciren Dunzhu è uno studente tibetano nato in una famiglia rurale della regione autonoma del Tibet. Quando è tornato a casa per le vacanze estive dell'anno scorso, la cosa che più l'ha commosso è stato il rapido sviluppo del suo paese natale grazie all'appoggio dello Stato. Dopo l'apertura della ferrovia Qinghai-Tibet, coloro che più ne beneficiano sono le m asse popolari. Egli ha detto, "I miei genitori per motivi economici non hanno mai immaginato di permettermi di andare a scuola, tuttavia oggi frequento non solo il liceo, ma studio gratuitamente nella capitale della patria."
Secondo quanto appreso, a partire dal 1984 il governo centrale ha allocato capitali speciali per aprire le classi tibetane o le scuole tibetane nelle 26 province e regioni del paese, le spese giornaliere degli studenti, come il cibo e l'alloggio, il vestiario e cure sanitarie sono a carico dello Stato. Sin dalla costruzione della scuola media tibetana di Pechino nel 1987, il governo popolare di Pechino ha investito oltre 210 milioni di RMB.
Tuttavia, Ciren Dunzhu si è rattristita per gli incidenti verificatisi a Lhasa perchè hanno apportato non solo immani perdite economiche, ma hanno anche sabotato le scuole locali, le vittime ne sono i comuni cittadini.
"Coloro che hanno partecipato ai pestaggi, saccheggi e incendi sono dei violenti che non rappresentano il popolo tibetano." |
