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Nella provincia del Guangdong, nel sud della Cina, vige la tradizione di scambiarsi dei mandarini in occasione del capodanno tradizionale, ossia la Festa della Primavera, il che ha stretta connessione con la civiltà cinese. Fra la popolazione, spesso il carattere mandarino viene scritto in una forma omofona, col significato di "propizio", venendo così a significare felicità e fortuna. In occasione del capodanno, a livello popolare ci si scambia dei mandarini come auspicio di fortuna nel nuovo anno, il che ne ha fatto una specie di amuleto.
Di solito, quando visitano parenti o amici, le donne preparano dei mandarini rossi, mettendoli in un paniere come regalo di capodanno, ed ottenendo in compenso sempre dei mandarini, col senso di uno scambio di buona fortuna.
Ad Haifeng, nella provincia del Guangdong, i piccoli devono inchinarsi sino a terra di fronte agli anziani come augurio di capodanno, mentre gli anziani regalano loro del denaro in bustine di carta rossa, oppure dei mandarini. Secondo la tradizione cinese, gli auguri di capodanno dei piccoli agli anziani sono un'espressione di rispetto, per cui questi ultimi naturalmente li compensano. In che modo? Nella scelta di generi alimentari, occorre trovare quelli preferiti dai ragazzi e che abbiano nel contempo un significato propizio, per cui i mandarini vengono scelti come frutta con questo particolare significato. Per quanto riguarda le bustine rosse col denaro, con queste si intende permettere ai bambini di acquistare le leccornie ed i giocattoli che preferiscono, il che costituisce una semplificazione posteriore. Nonostante il significato sia lo stesso, tanto vale regalare dei mandarini, che hanno una maggiore connotazione culturale tradizionale.
Nella zona di Chaozhou, le arance sono chiamate "grandi mandarini", un'espressione omofona col termine "grande fortuna". Per questo motivo andando in visita a parenti e amici occorre portare delle arance, che l'ospite scambierà con le proprie, in segno di fortuna reciproca. Se in occasione del capodanno un bambino picchia o dice parolacce ad un altro, i suoi genitori devono offrire a quelli del bimbo offeso un paio di arance. Ricevuto il dono, l'offesa viena perdonata. Ciò vuol dire che la famiglia offesa riceve come compenso un dono di buon auspicio, il che garantisce che nel nuovo anno fra i ragazzi delle due famiglie non ci saranno più malintesi, trascorrendo un anno di pace e tranquillità. |
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