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L'8 maggio l'Ufficio stampa del Consiglio di Stato cinese ha tenuto una conferenza stampa sulla ricostruzione dopo l'immane terremoto del 12 maggio 2008, nel corso della quale il vice direttore della Commissione statale per lo sviluppo e la riforma Mu Hong ha affermato che i vari lavori di ricostruzione post-sismica hanno già ottenuto importanti progressi. Ecco di seguito un nostro reportage in merito:
Nel 2008, l'immane terremoto di Wenchuan, nel Sichuan, ha arrecato enormi danni alla vita e ai beni della popolazione, ed all'economia e società delle zone sinistrate. Nell'ultimo anno, tramite l'arduo impegno dei quadri e delle masse delle zone sinistrate, e l'energico sostegno dei vari ambienti sociali, il lavoro di ricostruzione post-calamità ha ottenuto importanti progressi. Le linee ferroviarie, le autostrade e gli aeroporti e le altre importanti infrastrutture delle province del Sichuan, del Gansu e dello Shaanxi sono già state completamente riparate, ripristinando le funzioni originarie. Le strutture delle telecomunicazioni hanno visto un ripristino di circa il 70%. Il 98% delle imprese industriali delle zone terremotate hanno ripreso la produzione. Inoltre sono completamente iniziati i vari programmi di ricostruzione: la costruzione del sistema delle città e cittadine, dei villaggi, della prevenzione e riduzione delle calamità, del ripristino ecologico, del riordino e ripresa dei terreni coltivati, della "casa spirituale", ecc.
Nel corso della conferenza stampa dello stesso giorno, il vice direttore della Commissione statale cinese per lo sviluppo e riforma, Mu Hong, ha affermato:
"Alla fine di aprile, erano stati utilizzati oltre 360 miliardi di RMB di investimenti per la ricostruzione post-calamità delle zone terremotate, pari a circa un terzo del totale."
Secondo quanto illustrato, la costruzione delle case dei residenti urbani e rurali è la parte più importante e prioritaria della ricostruzione post-calamità. La riparazione e il consolidamento delle case dei contadini delle province colpite sono ormai quasi completati. Inoltre si cercherà di completare entro la fine dell'anno, al più tardi entro la festa della primavera dell'anno prossimo, la ricostruzione delle case rurali distrutte, permettendo a tutti i contadini di entrare in alloggi permanenti.
Il direttore del dipartimento pianificazione urbana e rurale del Ministero della Casa e della Costruzione urbana e rurale cinese, Tang Kai, ha detto:
"Sono appena tornato dal Sichuan. Secondo gli ultimi dati, il consolidamento e la riparazione delle case di campagna sono già stati completati. Quanto alla costruzione vera e propria, abbiamo ormai superato il 98%. Nelle campagne, la costruzione delle case permanenti risulta rapidissima, per cui il Sichuan ha la completa fiducia di riuscire a far ritornare i sinistrati rurali in case permamenti prima dell'inizio del prossimo inverno, una parte importante del lavoro di ricostruzione delle campagne."
Il catastrofico terremoto di 8 gradi Richter ha arrecato gravissime perdite umane e materiali, le più dolorose delle quali sono quelle dei bambini. In merito, il governo cinese ha chiaramente avanzato la necessità di costruire degli edifici scolastici estremamente sicuri e solidi, in modo che la popolazione sia tranquilla. Il vice direttore della Commissione statale cinese per lo sviluppo e riforma, Mu Hong, ha affermato che, dal processo generale della ricostruzione post-calamità, emerge che la ricostruzione degli edifici scolastici risulta alquanto rapida. Egli ha detto:
"Finora, circa il 70% degli studenti sono entrati in edifici scolastici permanenti. Dall'attuale situazione, emerge che alla fine dell'anno potremo garantire al 95% di loro di seguire le lezioni in edifici scolastici permanenti. All'inizio delle lezioni nella primavera 2010, permetteremo a tutti i ragazzi di seguire le lezioni in edifici scolastici permanenti."
Secondo gli obiettivi avanzati dal governo cinese, è necessario accelerare ulteriormente il processo di ricostruzione post-calamità nelle zone terremotate, cercando di completare in 2 anni gli obiettivi fissati originariamente per 3, permettendo alla popolazione delle zone terremotate di vivere al più preso una vita felice. |
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