Portando con sè la gratitudine e l'affetto espressi dai sinistrati, il pomeriggio del 4 giugno il team italiano di soccorso, composto da 17 sanitari, ha iniziato il rientro in patria. Prima della partenza, attraverso il nostro microfono, l'intero team ha espresso i suoi migliori auguri alla popolazione sinistrata:
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Questo è un augurio, ma anche la migliore speranza. Sin dal 23 maggio, quando è arrivato nella circoscrizione di Xiaode della città di Mianzhu, nella zona terremotata del Sichuan, per procedere all'assistenza sanitaria, il team italiano ha curato in totale oltre mille malati, con una media di diversi interventi al giorno. Tutti hanno visto il loro amore per i sinistrati e il loro spirito di dedizione, imprimendoseli con commozione nel profondo del cuore. La volontaria per la lingua italiana di Chengdu Huang Lin, che ha seguito il team sanitario nei 13 giorni di lavoro, ha un'impressione ancora più profonda in merito. Ella ci ha detto:
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"Tutti i sanitari italiani mi hanno fatto percepire che l'amore non ha confini, e che nel momento del dolore c'è sempre qualcuno che viene ad aiutarci e a darci speranza."
Questo amore senza confini l'abbiamo sperimentato innanzitutto nell'infermiera Sabrina Micheletti. Nel corso del sisma il contadino Chen Minggui è stato ferito alle dita di un piede da delle pietre cadute. Quando ha raggiunto l'ospedale da campo italiano per farsi curare, Sabrina non doveva partecipare all'intervento chirurgico, tuttavia vedendo l'espressione sofferente dell'uomo, si è alzata e gli ha preso la mano, facendogli aria con un libro e incoraggiandolo a resistere. Il chirurgo cinese Zhang Wenke, impegnato nell'intervento, si è accorto di questo particolare commovente. Al termine, ce l'ha così raccontato:
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"Oggi durante un intervento di distacco di dita necrotizzate che abbiamo fatto insieme, un' infermiera italiana si è avvicinata ed ha chiesto al paziente se provasse dolore o caldo, poi, visto che in quelle condizioni mancava il ventilatore, ha preso un libro e gli ha fatto aria fino alla fine dell'intervento."
L' atto di Sabrina ha non solo commosso i medici cinesi presenti, ma anche il paziente Chen Minggui. Dopo l'intervento, il semplice ed onesto contadino ha ringraziato Sabrina con un profondo inchino, dicendo che il suo atto è stato il motivo principale che l'ha incoraggiato a resistere e a superare il dolore. Tuttavia Sabrina, con modestia, considera la cosa da un altro punto di vista. Ella ci ha detto:
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Questo amore senza confini ha commosso tutti i presenti. In una decina di giorni, l'ospedale da campo italiano ha curato quotidianamente un centinaio di malati, ed ogni giorno molti pazienti guariti venivano a ringraziare i sanitari azzurri. Zhou Xiaoqin, colpita da appendicite acuta, tre giorni dopo l'intervento ha voluto scendere dal letto per andare a ringraziare i sanitari italiani. Ella ci ha detto:
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"Quella responsabile italiana, non so neanche il suo nome, dopo l'intervento è venuta due volte al giorno a chiedermi di fare del movimento e di bere più acqua, trattandomi con amicizia e attenzione. Con questo caldo, nella tenda c'erano 40 gradi, è sempre venuta a trovarmi. Il mio inglese non è granchè, ma vorrei dirle: Thank' you very much!"
L'amore dei sanitari italiani ha contagiato tutti i sinistrati locali, che dal canto loro hanno fatto del loro meglio per aiutare questi "angeli in camice bianco" venuti da lontano. Il loro calore ha fatto sentire a casa loro i sanitari italiani. La responsabile sanitaria del team italiano Carola Martino ha un'impressione profonda in merito:
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Questo senso di gratitudine non esiste solo fra gli adulti, ma anche fra i bambini locali, che hanno una loro comprensione in merito. Il primo giugno è ricorsa la Festa internazionale dei bambini, nonché il 12° compleanno della piccola Zhang Yuting. La sera dello stesso giorno, reggendo la sua torta di compleanno, ella ha raggiunto la tenda del team italiano, condividendo la sua gioia con i sanitari provenienti da lontano.
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Nonostante i suoi 12 anni, la piccola ha un'opinione matura del significato del suo compleanno:
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"Credo che tutti siano disperati per questo sisma e loro sono venuti qui ad aiutarci, quindi ho portato una torta per trascorrere il compleanno con loro e ringraziarli, una cosa che trovo molto significativa."
L' iniziativa della ragazzina è semplice, ma Anna, un ortopedico italiano, ha una propria opinione in merito. Ella ci ha detto:
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Il giorno dei suoi 12 anni sarà indimenticabile per Zhang Yuting, come pure la scena della partenza del team italiano il 4 giugno. Insieme agli altri bambini, ha singhiozzato fra le braccia dei sanitari italiani, disperata per la loro partenza:
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"Non voglio che partano, perchè nutriamo già un profondo affetto per loro."
Di fronte a questa scena commovente, l'ambasciatore italiano Riccardo Sessa, venuto a salutare il team italiano, è andato direttamente a consolare i bambini.
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Grazie al conforto dell'ambasciatore, i bambini si sono calmati. Attraverso questa scena commovente, l'ambasciatore ha percepito profondamente ciò che è avvenuto qui in questi giorni. Dopo aver confortato un'altra volta i bambini, egli ci ha detto:
(registrazione 12)
Un attimo prima della partenza, abbiamo visto che l'assistente del capo del team italiano Maria Rosa abbracciava ancora Zhang Yuting e i suoi amichetti. Vedendo l'amore dei bambini per i sanitari, incapace di nascondere il suo sentimento, Maria Rosa si è avvicinata, e controllando l'emozione ci ha detto:
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Al momento della partenza del pullman che portava a Chengdu il team italiano, sia i sanitari italiani che i sinistrati locali venuti a salutare avevano le lacrime agli occhi. Alcuni piangevano a dirotto, altri facevano di tutto per controllarsi, dimostrando appieno la profonda amicizia tra di loro. Sulla via del ritorno a Chengdu, il chirurgo italiano Giuseppe Crocetti ci ha così espresso le sue impressioni:
(registrazione 14) |