In direzione delle continue attività all'estero del 14° Dalai Lama come "portavoce dei tibetani", esponenti dei vari settori tibetani hanno osservato che, come rappresentante generale della classe privilegiata del passato sistema feudale e schiavista, il Dalai Lama non può rappresentare il popolo tibetano di oggi.
Il rappresentante dell'APN e direttore della Compagnia generale del commercio dell'industria automobilistica tibetana Phurbu ha affermato che solo i rappresentanti dell'APN eletti democraticamente dai popoli delle varie etnie della regione autonoma tibetana sono i veri rappresentanti dei 2 milioni e 800 mila tibetani.
Il presidente del Comitato permanente dell'Assemblea Popolare Nazionale della regione autonoma tibetana Legqog ha osservato che negli ultimi decenni il popolo tibetano ha esercitato pienamente il suo diritto all'autonomia secondo le leggi del paese, ottenendo nel frattempo sempre maggiori garanzie legistrative circa la partecipazione paritaria alla gestione degli affari statali e all'amministrazione autonoma degli affari regionali ed etnici.
Il direttore del dipartimento di supervisione della regione Odser ha detto che attualmente i tibetani godono delle libertà di espressione e di fede religiosa, per cui non sostengono affatto affermazioni ed iniziative che danneggino la stabilità sociale. |