Le enormi distanze sono la caratteristica della Cina. Per raggiungere Urumqi, capoluogo della regione autonoma del Xinjiang, da Pechino, occorrono circa 44 ore di treno, in cui si percorrono 3760 km di pianure, altipiani e deserti. Urumqi di per sè è una grande città abitata prevalentemente da Uygur, il cui moderno bazar presenta scene tipiche del centro dell'Asia: donne in lunghi abiti di velluto colorato, col viso coperto; bancarelle di artiginanato, specialità gastronomiche, frutta fresca e secca, in mezzo ai richiami dei venditori e alla musica etnica.

I Monti Altai, posti a circa 900 km da Urumqi, al confine nord con la Russia, sono ricoperti di boschi di pini, larici e betulle, e punteggiati da laghi di origine glaciale, fra cui spicca il Lago Kanas, di impareggiabile bellezza. Lungo le sue rive vivono nomadi delle etnie Kazak, Mongola e Tuva, che risiedono in case di legno e in tende, e si spostano per la transumanza estiva. I pascoli estivi sono ampi e ricoperti di fiori, mentre in maggio le peonie selvatiche dipingono di rosso i pendii dei monti. D'inverno il lago si ricopre di uno spesso stato di ghiaccio, e le strade sono ostruite dalla neve e percorribili solo con le slitte.

I Tuva sono un ramo dell'etnia mongola, ma, secondo un'altra interpretazione, potrebbero anche provenire dalla Russia. Sono cacciatori e parlano un dialetto simile al mongolo.

Il deserto della Zungaria, che separa i Monti Altai da Urumqi, è percorso in senso circolare dalle strade statali n. 216 e 217, per un totale di 2300 km. Al centro si trovano una foresta pietrificata e un sito abitato nel Giurassico da dinosauri, ora diventati parco geologico nazionale. Il guardiano signor He Qi, che si occupa della zona da sette anni, vi ha costruito una guest-house sotterranea in cui riceve e ristora i turisti. Naturalmente ha molte storie da raccontare sui suoi amici dinosauri...