L'8 agosto scorso, il presidente libanese Lahoud ha affermato che il Libano spera che il contingente di peace-keeping dell'Onu stanziato nel Libano meridionale possa aumentare i suoi effettivi ed armamenti; la parte libanese non accetta lo stanziamento delle truppe multinazionali nella parte meridionale del Paese, né qualsiasi altro tipo di truppe inviate a nome dell'Onu, ma non sottoposte alla direzione di quest'ultima.
Lo stesso giorno, Lahoud ha chiesto di nuovo alle truppe israeliane di ritirarsi dietro la "Linea blu" della frontiera israelo-libanese. Egli ha detto che il conflitto israelo-libanese non potrà cessare fino a quando le truppe israeliane rimarranno in territorio libanese.
Lo stesso giorno a Gerusalemme, il premier israeliano Olmert ha affermato di mostrare grande interesse per la proposta del governo libanese sulla disposizione delle truppe governative nel Libano meridionale. Egli ha detto che la parte israeliana deve studiare il significato della decisione e la sua fattibilità nonchè la data precisa di applicazione. Il Ministro degli Esteri francese Philippe Douste-Blazy ha lanciato un appello lo stesso giorno affinché il Consiglio di Sicurezza dell'Onu presti attenzione alla proposta del governo libanese.
Secondo quanto riportato inoltre all'alba del 9 agosto, le truppe israeliane hanno attaccato improvvisamente Ain Al Hilweh nel sud del Libano, provocando non meno di 2 morti. È la prima volta dopo l'inizio del conflitto che Israele attacca il più grande campo profughi palestinese in territorio libanese. |