Secondo quanto appreso il 10 ottobre dall'ambasciata cinese in Pakistan, dopo l'attacco terroristico contro veicoli cinesi avvenuto nella centrale elettrica a carbone di Port Qasim il 6 ottobre, il presidente, il primo ministro e rappresentanti di tutti i ceti sociali del Pakistan ’’hanno fortemente condannato” l’atto.

Il presidente pakistano, Asif Ali Zardari, ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna fermamente gli atti terroristici contro il convoglio cinese, esprimendo profondo cordoglio per i cittadini cinesi rimasti uccisi nell’incidente e porgendo le proprie sincere condoglianze alle famiglie delle vittime e  i propri auguri di pronta guarigione ai feriti.

Il primo ministro pakistano, Muhammad Shahbaz Sharif, si è recato di persona all'ambasciata cinese nel Paese per esprimere le sue condoglianze.

Nella dichiarazione rilasciata dal Ministero degli Esteri del Pakistan si legge che lo scioccante atto di terrorismo non è stato solo un attacco al Pakistan, ma anche un attacco all'amicizia di lunga data tra quest’ultimo e la Cina. Il Pakistan assicurerà con decisione gli autori dell'attacco alla giustizia, e le forze dell'ordine e di sicurezza del Paese non risparmieranno alcuno sforzo nel dare la caccia agli autori e ai loro complici, i cui atti spregevoli verranno certamente puniti.