La sera del 7 agosto, ora locale del Canada, l'Agenzia mondiale antidoping (WADA), con sede a Montreal, ha rilasciato una dichiarazione in risposta a un rapporto pubblicato lo stesso giorno, che ha rivelato come l'Agenzia antidoping degli Stati Uniti (USADA) abbia permesso ad atleti dopati di competere per molti anni. In almeno un caso, non è mai stato annunciato né sono state sanzionate violazioni delle regole antidoping, violando direttamente le Regole mondiali antidoping e le norme dell'Agenzia antidoping degli Stati Uniti.
La dichiarazione della WADA ha affermato che la pratica dell'Agenzia antidoping degli Stati Uniti di consentire ad atleti dopati di competere è una chiara violazione delle regole dell'Agenzia mondiale antidoping, volte a proteggere l'integrità delle competizioni sportive. L'agenzia antidoping internazionale non ha approvato questa pratica dell’agenzia statunitense.
L'USADA, sospettosamente, accusa altre agenzie antidoping di non rispettare rigorosamente le normative, ma essa stessa non ha mai annunciato casi di doping per molti anni, permettendo agli imbroglioni di continuare a competere. Questa pratica non solo mina l'equità delle competizioni sportive, ma mette anche a repentaglio la sicurezza degli atleti coinvolti.