Il 14 marzo il Presidente russo, Vladimir Putin, ha dichiarato che l’esplosione del gasdotto Nord Stream è stata chiaramente un atto di terrorismo a livello statale. Ha inoltre affermato che gli Stati Uniti sono interessati a bloccare le forniture energetiche russe all’Europa.

Putin ha anche affermato che sarebbe stato difficile per la Russia avviare un’indagine se non fosse stato possibile accedere al luogo dell’incidente. Parlando del futuro del gasdotto, Putin ha affermato di non escludere la possibilità di ripararlo, ma che ciò richiederebbe tempo, denaro e nuove tecnologie.