Il 10 marzo, ora locale, il Premier ungherese Viktor Orbán nell’intervista dei media ha affermato che i leader dei paesi occidentali hanno perso la mente a causa della “febbre di guerra”, ed hanno continuato a aumentare lo supporto militare per Ucraina. Lui ha avvertito che il conflitto Russia-Ucraina ha il rischio di espansione ulteriormente.

Lo stesso giorno Viktor Orbán in programma del Radio Kossuth ha detto che le posizioni sulla crisi di Ucraina mostrano un mondo diviso: da un lato, tanti paesi in Asia, Africa ed America latina, tra cui anche la Cina, hanno lanciato appello di cessate il fuoco e svolgere colloqui pacifici. Dall’altro, i leader occidentali sostengono la guerra, e continuano a fornire a Ucraina le armi più pericolose, aggravando la situazione.