Secondo quanto appreso recentemente dal New York Times e da altri media occidentali, le esplosioni del gasdotto Nord Stream sarebbero state realizzate da un non precisato gruppo pro-Ucraina. In merito, l’8 marzo, Farhan Haq, vice portavoce del segretario generale delle ONU, ha affermato che le Nazioni Unite non hanno informazioni di prima mano in merito a questa accusa e quindi non sono in condizione di commentare. Egli ha tuttavia rilevato che le esplosioni del gasdotto Nord Stream dovrebbero essere indagate da diverse autorità competenti.

Anche il vice presidente del Consiglio della Federazione russa, Konstantin Kosachev, ha affermato che il sabotaggio del gasdotto necessita di indagini internazionali indipendenti e di testimonianze concrete. Lo scopo delle dichiarazioni dei Paesi occidentali è quello di evitare le proprie responsabilità, evitare litigi tra alleati e coprire gli autori del sabotaggio.