L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l’8 febbraio che la situazione dei soccorsi per il terremoto è ulteriormente complicata dai lunghi anni di conflitto e dalle epidemie di morbillo e colera in Siria, e che il fragile sistema sanitario locale deve affrontare enormi sfide.
Lo stesso giorno, il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato in conferenza stampa che l’OMS ha stanziato 3 milioni di dollari per svolgere attività correlate in Turchia e Siria.
Iman Shankiti, rappresentante dell’OMS in Siria, ha detto che dopo molti anni di guerra il sistema sanitario siriano era già in uno stato di paralisi; il forte terremoto ha causato un gran numero di feriti, e i bisogni sanitari post-catastrofe sono enormi.