Il 4 febbraio, sul sito di The Voice of America, è stato pubblicato un servizio che afferma che la violenza delle armi da fuoco sta mettendo in grave pericolo i giovani e gli adolescenti degli USA.

Secondo quanto appreso, molti esponenti della gioventù urbana negli Stati Uniti, pur non vivendo in zone di guerra, a causa della violenza causata dalle armi da fuoco si troverebbero alle prese con un tasso di mortalità allarmante, che una ricerca pubblicata sul Journal of the American Medical Association ritiene addirittura superiore a quella che affligge le truppe americane nelle ultime guerre.

I ricercatori si sono concentrati sui giovani uomini di quattro grandi città statunitensi: Chicago, Philadelphia, New York e Los Angeles, per quanto riguarda i decessi legati alle armi da fuoco. In alcune zone di queste città, la mortalità per i maschi di età compresa tra i 18 e i 29 anni ha superato quella dei soldati che hanno partecipato alle guerre in Iraq ed Afghanistan.

Secondo i dati forniti dal Centers for Disease Control and Prevention degli USA, tra i motivi che hanno causato la morte di bambini, adolescenti e giovani, le armi da fuoco hanno superato gli incidenti stradali. Il CDC ha rilevato che, nel 2021, ben 3597 bambini sono morti a causa delle armi da fuoco.

I dati dell’indagine dimostrano che nel 2022 la violenza relativa alle armi da fuoco rimane diffusa negli USA, con 648 sparatorie di massa, numero vicino al record storico. Nel primo mese del 2023, nel territorio di tutto il Paese, si sono verificate oltre 50 sparatorie di massa (cioè quelle che hanno provocato la morte o il ferimento di 4 o più persone, sparatori esclusi) .