Cina: ottava edizione del Seminario Accademico Nazionale sulla Didattica dell’Italiano

2022-11-14 19:10:54

Giorni fa, si è tenuto con successo online l’evento “Celebrazione dell’80° anniversario dell’istruzione superiore della Cina nelle lingue straniere moderne non di uso comune - ottava edizione del Seminario Accademico Nazionale sulla Didattica dell’Italiano”, organizzato dal Non Common Language Sub-Committee del Foreign Language Guidance and Teaching Committee del Ministero dell’Istruzione cinese e dall’Associazione nazionale per la didattica dell’italiano, e tenuto dalla Heilongjiang International University.

In sede di apertura dei lavori, il segretario del Comitato del Partito Comunista Cinese della Heilongjiang International University, Zhang Dazhu, ha pronunciato un messaggio augurale, indicando che per la Cina i prossimi cinque anni saranno il periodo chiave di inizio della completa costruzione di un paese socialista moderno. Per raggiungere i nuovi obiettivi fissati dal XX Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, è necessario formare più talenti di alta qualità nelle lingue straniere, in particolare nelle lingue di uso non comune, ivi compreso l’italiano.

Di seguito, il vice direttore del Comitato Direttivo delle Lingue Straniere a livello universitario del Ministero dell’Istruzione cinese e direttore del sottocomitato per le lingue di uso non comune, Jiang Jingkui, ha affermato che in merito ai nuovi requisiti della formazione nella nuova epoca dei talenti nelle lingue straniere di uso non comune, la formazione va rafforzata dalle prospettive del mondo, della Cina e delle regioni e dei paesi target.

Nel suo intervento, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura dell’ambasciata d’Italia in Cina, Federico Roberto Antonelli, ha affermato che l’Istituto continuerà a sostenere lo sviluppo della disciplina della lingua italiana in Cina, esplorando nuovi modelli di cooperazione con i docenti d’italiano e giovani studenti delle università cinesi, così da promuovere con vigore la cooperazione tra le università cinesi e italiane.

In merito a come i talenti nelle lingue straniere possono mantenere i loro vantaggi unici e la loro competitività nell’era dell’intelligenza artificiale, Wen Zheng, presidente dell’Associazione Nazionale per la Didattica dell’Italiano, ha sottolineato che per la maggior parte degli studenti cinesi, l’italiano non è l’obiettivo finale dell’apprendimento, ma un mezzo e uno strumento. E’ necessario combinare organicamente “lo studio dell’italiano” e “lo studio con l’italiano”, valorizzando i vantaggi linguistici nell’ampliamento delle discipline, così da formare talenti dotati di competitività a livello sociale e di mercato.

La presidente dell’Istitituto di Studi Italiani dell’Associazione Cinese di Studi Europei, Luo Hongbo, ha indicato che il rafforzamento del legame tra la disciplina dell’italiano e gli studi sulle regioni e sui paesi target rappresenta un’esigenza nella nuova epoca. L’insegnamento dell’italiano dovrebbe essere maggiormente integrato con i contenuti degli studi sulle regioni e sui paesi target, e applicare le teorie e i metodi delle scienze umane e sociali come guida della didattica e della ricerca, così da formare più talenti competenti in italiano, familiari con le condizioni nazionali dell’Italia e dotati di solide basi teoriche nella disciplina.

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