Personalità di paesi europei: ‘visita di Scholz in Cina rafforzerà i rapporti sino-tedeschi e sino-europei’

2022-11-04 19:31:15

Il 4 novembre, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha effettuato la prima visita in Cina dall’inizio del suo mandato ed ha avuto un colloquio con i leader cinesi. Personalità dei vari paesi europei ritengono che nell’attuale situazione internazionale complessa e delicata, la visita di Scholz aiuti a rafforzare i rapporti sino-tedeschi e quelli sino-europei.

L’ex ministro della Difesa tedesco e già presidente del Partito Socialdemocratico di Germania, Rudolf Scharping, ha scritto sul sito della rivista politica “Cicero” ritenendo che il colloquio a Beijing tra Germania e Cina sia molto importante per gli interessi tedeschi ed europei, visto che la Germania, l’Europa e la Cina sono tutti dipendenti dal libero accesso al mercato internazionale, dalla garanzia di energia e materie prime e dalla stabilità sociale determinate dai primi due elementi.

Ad accompagnare la delegazione di Scholz in Cina figurano dei leader del mondo imprenditoriale tedesco. L’amministratore delegato di BASF Europe, Martin Brudermüller, ha dichiarato in un’intervista che la visita in Cina è un “segnale positivo” e dimostra che “siamo aperti al dialogo e continuiamo ad essere interessati ai rapporti con la Cina”.

Fabio Massimo Parenti, professore italiano di politica ed economia internazionale, ha affermato che la visita di Scholz è il segno di una normalizzazione degli scambi diplomatici e politici tra Europa e Cina. La Germania ci ricorda che Cina ed Europa sono unite indissolubilmente. Solo rafforzando questo legame l’Europa potrà superare la crisi economico-energetica in corso e potrà riprendere il percorso per una nuova era di sviluppo sostenibile.

Secondo Francesco Maringiò, presidente dell’Associazione italo-cinese per la promozione della Nuova Via della Seta, il messaggio che giunge dalla diplomazia tedesca è importante e duplice: la Germania intende proseguire la strada della cooperazione e della reciprocità con la Cina. In secondo luogo, Berlino vuole uscire dalla crisi trovando soluzioni immediate e concrete per la propria industria assicurandosi forniture di materie prime e semilavorati che garantiscano la propria continuità produttiva. C’è da augurarsi che questo viaggio sia da apripista per successive missioni di leader a paesi europei.

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