Il 27 ottobre, ora locale, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto una riunione per esaminare la questione della biosicurezza in Ucraina. Nel suo discorso alla riunione, la Cina ha dichiarato di essere fermamente contraria allo sviluppo, allo stoccaggio o all’uso di armi biologiche da parte di qualsiasi paese in qualsiasi circostanza e, nel contempo, ha invitato la comunità internazionale a riavviare i negoziati sul protocollo di verifica della “Convenzione sulle armi biologiche” (BWC), in stallo da oltre 20 anni, al fine di migliorare efficacemente il livello di sicurezza biologica globale.
Nel suo discorso, Geng Shuang, vice rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, ha affermato che le attività militari biologiche sono legate alla pace e alla sicurezza internazionali e agli interessi comuni di tutta l’umanità. Durante la seconda guerra mondiale la Cina è stata profondamente colpita dalle armi biologiche e ha sempre sostenuto il divieto totale, nonché l’eliminazione completa, di tutte le armi di distruzione di massa, comprese quelle biologiche, essendo fermamente contraria allo sviluppo, allo stoccaggio e all’uso di armi biologiche da parte di qualsiasi paese in qualsiasi circostanza. Tutti gli Stati contraenti dovrebbero rispettare rigorosamente gli obiettivi e i principi della BWC.