Secondo quanto rivelato recentemente dal quotidiano statunitense New York Times, quasi 100 membri del Congresso degli Stati Uniti sono sospettati di aver approfittato dal 2019 al 2021 della loro posizione per trarre profitto nei mercati finanziari ottenendo informazioni privilegiate.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, dei 535 membri del Congresso, 183 membri attuali hanno segnalato transazioni di investimento, da soli o dalle loro famiglie, tra il 2019 e il 2021; di questi, 97 membri hanno segnalato più di 3700 transazioni che presentavano conflitti di interesse legati al loro lavoro nelle commissioni di cui facevano parte: 49 repubblicani e 48 democratici, quasi equamente divisi tra i due partiti.