Il Ministero cinese dell’Ecologia e dell’Ambiente ha pubblicato oggi il “Rapporto annuale 2022 sulle politiche e le azioni della Cina per affrontare i cambiamenti climatici”, il quale dimostra che dal 2021 la Cina ha messo attivamente in pratica l’Accordo di Parigi, ha formulato una strategia di controllo delle emissioni di gas serra a medio e lungo termine, ha promosso la costruzione di un mercato nazionale di scambio delle emissioni di carbonio e ha formulato nonché attuato una strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.
Secondo calcoli preliminari, nel 2021 le emissioni di anidride carbonica per unità di prodotto interno lordo (PIL) della Cina si sono ridotte del 3,8% rispetto al 2020, e cumulativamente del 50,8% rispetto al 2005; la quota di energia non fossile nel consumo energetico primario ha raggiunto il 16,6%, la capacità totale installata di energia eolica e solare ha raggiunto i 635 milioni di kilowatt, mentre copertura e volume dello stock forestale hanno visto un aumento per il 30esimo anno consecutivo. Nel primo anniversario del lancio del mercato nazionale dello scambio di emissioni di carbonio, il volume totale degli scambi è stato di 194 milioni di tonnellate, con un importo totale delle transazioni di 8 miliardi e 492 milioni di yuan.