Il 28 settembre durante la conferenza stampa di routine del ministero degli Esteri cinese presieduta dal portavoce Wang Wenbing, un giornalista ha avanzato questa domanda: “Abbiamo preso visione del secondo rapporto d’indagine sugli attacchi informatici provenienti dal National Security Agency (NSA) Usa ai danni della Northwestern Polytechnical University pubblicato dal Centro nazionale cinese per la risposta d’emergenza ai virus informatici. Qual è il commento della Cina in merito?”.

Wang Wenbin ha affermato che si tratta della terza volta in questo mese che le autorità competenti cinesi hanno pubblicato un rapporto d’indagine su questo caso per fornire alla comunità internazionale ulteriori prove che la NSA americana ha effettuato attacchi informatici su larga scala alla Cina. Il portavoce ha aggiunto che finora gli Usa sono rimasti in silenzio su questo caso, anche se continuano ad essere molto attivi nel fabbricare e nel diffondere le bugie sui cosiddetti “hacker cinesi” chiudendo un occhio di fronte alle prove concrete rilasciate dalla Cina.

Wang Wenbin ha sottolineato che da lungo tempo gli Usa hanno implementato il controllo della rete e il furto di informazioni riservate in modo indiscriminato e su scala globale servendosi dei loro punti di forza assoluti su Internet per perseguire il proprio interesse politico, militare, diplomatico e commerciale. Il portavoce ha infine ricordato che la Cina ha lanciato un appello alla comunità internazionale per contrastare insieme gli atti di egemonismo che violano la sovranità informatica e danneggiano le regole internazionali e per creare un cyberspazio pacifico, sicuro, aperto e cooperativo.