Il 21 settembre, attraverso la mediazione di Turchia e Arabia Saudita, è stato realizzato lo scambio di circa 300 prigionieri tra Russia e Ucraina. Si tratta del maggiore scambio degli ultimi 7 mesi, sin dall’inizio dell’escalation della crisi ucraina.

Secondo l’accordo raggiunto tra le due parti, la Russia ha rilasciato 215 militari ucraini e l’Ucraina 55 tra militari russi, cittadini ucraini filorussi e il leader dell’opposizione ucraina Viktor Medvedchuk, ha riferito la Reuters.

Lo stesso giorno, la Russia ha annunciato la mobilitazione parziale di 300 mila riservisti. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato in un discorso televisivo a tutti i cittadini russi che la decisione di effettuare la mobilitazione parziale corrisponde completamente alle minacce che la Russia sta affrontando. Egli ha sottolineato che l’obiettivo principale dell’operazione militare speciale, che è il controllo dell’intero territorio del Donbass, non è cambiato.