Il 17 agosto la Federal Reserve ha pubblicato il verbale della sua riunione sulla politica monetaria di luglio, nel quale si legge che "ci sono poche prove che le pressioni inflazionistiche si stiano indebolendo".

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato l’"Inflation Reduction Act" il 16 agosto, sostenendo che il disegno di legge può alleviare l'inflazione e ridurre i disavanzi. Tuttavia, gli analisti americani ritengono che in realtà questo disegno di legge si concentri solo su interessi elettorali a breve termine, e che l'effetto reale di un contenimento dell'inflazione sia molto limitato; al contrario, esso potrebbe spingere ulteriormente l'inflazione interna negli Stati Uniti e comportare maggiori rischi per la ripresa dell'economia mondiale.

Alcuni esperti americani hanno sottolineato che sebbene il disegno di legge si chiami "Inflation Reduction Act", non ha nulla a che fare con la risposta all'inflazione, ma solo con un "restringimento e assottigliamento" del piano di stimolo economico su larga scala "Building a Better Future" proposto dall'amministrazione Biden lo scorso anno.

Il sito web "Washington Examiner" ha sottolineato che la Casa Bianca, i democratici e alcuni media “stanno giocando con le parole" e facendo del loro meglio per impacchettare e promuovere l’"Inflation Reduction Act", con lo scopo principale di migliorare la situazione elettorale del Partito democratico americano prima delle elezioni di medio termine.