Alla fine dello scorso luglio il Congresso degli Stati Uniti ha approvato la “legge per la riduzione dell’inflazione” che mira a ridurre il deficit finanziario tramite l’innalzamento delle tasse, a incoraggiare lo sviluppo delle nuove energie tramite sussidi e ad attenuare l’inflazione negli Usa. Secondo la Casa Bianca tale legge rappresenta “il maggiore investimento sui cambiamenti climatici e sulle nuove energie della storia americana” e le emissioni di carbonio degli Usa si ridurranno del 40% entro il 2030.

Tuttavia, gli economisti di J.P.Morgan Chase & Co hanno affermato che la “legge per la riduzione dell’inflazione” non avrebbe "praticamente alcun impatto" sui prezzi, che attualmente stanno aumentando al ritmo più veloce degli ultimi 40 anni, e che “definirlo 'anti-inflazione' non ha senso, è una sorta di scherzo”.