Crisi nello Stretto di Taiwan, Wang Yi propone di vigilare su "tre tendenze negative”

2022-08-10 20:23:09

Nei recenti colloqui con i capi delle diplomazie di Mongolia, Corea del Sud e Nepal, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha esposto la posizione della Cina sulla nuova situazione nello Stretto di Taiwan, sottolineando che la visita di Nancy Pelosi nella provincia cinese non è altro che una provocazione e un’assoluta farsa politica.

Wang Yi ha affermato che la situazione nello Stretto di Taiwan è tuttora in divenire e per questo è necessario essere vigili in particolare contro tre tendenze pericolose. In primo luogo, nei confronti della riluttanza degli Usa a fallire e del loro tentativo di ampliare il dispiegamento militare nella regione con l’intenzione di radicalizzare la crisi. In secondo luogo, vigilare nei confronti delle forze indipendentiste taiwanesi e dei loro errori di giudizio a causa dei quali sopravvalutano la loro forza e continuano a procedere sulla strada della divisione del Paese e della nazione. In terzo luogo, vigilare sulla possibilità che esponenti politici di alcuni paesi siano influenzati dal clamore della situazione e cerchino trarne profitto per interessi politici. Il verificarsi di casi di questo tipo, secondo Wang Yi, comprometterebbe seriamente il fondamento politico dei rapporti con la Cina e rappresenterebbe una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite e dell’ordine internazionale deciso al termine della seconda guerra mondiale.

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