Inviati diplomatici dei paesi islamici in Cina apprezzano i risultati di sviluppo del Xinjiang

2022-08-08 19:56:07

L'8 agosto, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha tenuto una conferenza stampa ordinaria.

Wang Wenbin ha affermato che dal primo al 5 agosto la delegazione di inviati diplomatici dei paesi islamici in Cina si è recata nella regione autonoma del Xinjiang Uygur. Hanno partecipato ambasciatori e diplomatici di 30 paesi islamici in Cina, tra cui Algeria, Guinea Bissau, Mauritania, Arabia Saudita e Pakistan. Durante la visita, la delegazione si è recata a Kashgar, Aksu e Urumqi, ha visitato moschee, il collegio delle scritture islamiche del Xinjiang, le comunità di base, i campi di cotone e i centri di formazione, ha osservato le condizioni di vita delle famiglie Uygur, ha avuto scambi faccia a faccia con personalità religiose, ha visitato la mostra tematica della lotta del Xinjiang contro il terrorismo e l'estremismo ed ha preso visione della situazione reale di coesistenza armoniosa tra tutti i gruppi etnici del Xinjiang, della piena garanzia della libertà di credo religioso, della riduzione della povertà e della rivitalizzazione delle zone rurali.

Gli inviati hanno mostrato grande apprezzamento per come il governo cinese ha aderito alla strategia di amministrazione del Xinjiang incentrata sul popolo e per gli enormi sforzi e i risultati fruttuosi compiuti dal Xinjiang nel campo dello sviluppo economico e dell'unità nazionale. Essi hanno inoltre auspicato di poter condividere le opportunità della costruzione della "Belt and Road" con il Xinjiang, portando avanti più collaborazione nella costruzione di infrastrutture, nello sviluppo agricolo moderno, nell’istruzione e nella ricerca scientifica.

Wang Wenbin ha sottolineato che vedere è meglio che sentire. Non è la prima volta che una delegazione straniera in visita nel Xinjiang fa un'esclamazione del genere. Che la situazione dei diritti umani e della libertà religiosa nel Xinjiang sia buona o meno, la popolazione del Xinjiang ha più voce in capitolo, e la comunità internazionale può vedere questo con i propri occhi. Al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite non molto tempo fa, quasi 100 paesi hanno sostenuto all'unanimità la giusta posizione del governo cinese e si sono opposti all'ingerenza negli affari interni della Cina con il pretesto della difesa dei diritti umani.

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