Cina: severe rimostranze agli ambasciatori europei e agli inviati dell'UE in Cina

2022-08-05 16:01:04

Il 4 agosto 2022 il viceministro cinese degli Esteri, Deng Li, è stato incaricato di convocare urgentemente i Paesi europei interessati e gli inviati dell'UE in Cina per comunicare loro in modo serio le rimostranze cinesi per le dichiarazioni negative su Taiwan rilasciate dai ministri degli Esteri del G7 e dall'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Deng Li ha affermato che le dichiarazioni negative su Taiwan, rilasciate dai ministri degli Esteri dei paesi del G7 e dall'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, sono un atto di distorsione dei fatti che confonde il bianco e il nero, un intervento negli affari interni della Cina, una palese provocazione politica e un grave segnale fuorviante inviato alle “forze separatiste di Taiwan”, quindi estremamente negativo per natura. La Cina si oppone fermamente a tutto ciò e ha presentato solenni rimostranze ed energiche proteste al riguardo.

Deng Li ha inoltre sottolineato che la visita di Nancy Pelosi a Taiwan è stata puramente una manovra politica, oltre che una palese e grave violazione della sovranità e dell'integrità territoriale della Cina, che darà, ovviamente, una risposta risoluta alla provocazione degli Usa a Taiwan. Il contrattacco della Cina è naturale e giustificato. La parte europea non solo non ha condannato o scoraggiato gli Stati Uniti per aver incitato Taiwan alla separazione dalla Cina, per aver aumentato le tensioni nello Stretto e per aver "usato Taiwan per contenere la Cina", ma ha anche affermato con arroganza nella sua dichiarazione che "si atterrà alla politica di una sola Cina quando applicabile", si tratta di una grave violazione del principio di una sola Cina e di un duro colpo inferto alla base politica delle relazioni bilaterali.

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