Il 31 luglio il segretario generale dell’Onu, António Guterres, tramite il suo portavoce, si è dichiarato indignato per un “grave incidente” in cui le forze di pace dell’Onu hanno aperto fuoco causando morti e feriti, accaduto al confine tra la Repubblica Democratica del Congo e l’Uganda, chiedendo con forza che le persone coinvolte siano ritenute responsabili.
Il comunicato afferma che Guterres è rimasto "rattristato e turbato" dalla "perdita di vite umane e dalle ferite" causate dall'incidente, ed esprime le sue più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, come anche al popolo e al governo della RDC, augurando ai feriti una pronta guarigione.
Stando alla dichiarazione, Guterres ha accolto con favore l’iniziativa dell’inviato speciale del Segretario generale in Congo, che ha già deciso di trattenere il personale della missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo (MONUSCO) coinvolto nel caso, e di avviare immediatamente le indagini relative.