Sin dalla riforma e apertura, l'industria spaziale cinese ha persistito nell'autosufficienza e nell'innovazione indipendente, tanto da realizzare una serie di brillanti risultati. Il 15 ottobre 2003, la navicella spaziale Shenzhou V, tramite il razzo vettore Lunga Marcia II-F, è entrata per la prima volta nello spazio: la Cina è diventata la terza nazione, dopo Russia e Stati Uniti, ad essersi impadronita della tecnica dei voli spaziali con equipaggio umano, il che simboleggia l'importante progresso dell'impresa spaziale cinese e assume il valore di pietra miliare.