Laura Bispuri : "Imperfezione e amore non sono antonimi"
  2018-07-12 09:28:39  cri
Durante il 21esimo Shanghai International Film Festival, la pellicola della regista italiana d'avanguardia Laura Bispuri "Figlia Mia" ha illuminato le sale cinematografiche e ottenuto il "Media Choice Award for Film" della Settimana dei film di "Una cintura e una via". Questa regista di Roma ha sempre prestato attenzione e girato film sul tema femminile, l'anno scorso ha appena superato la soglia dei 40 anni ma é emersa già da tempo nella scena cinematografica internazionale. "Vergine Giurata" e "Figlia Mia", i due lungometraggi da lei diretti, hanno vinto l'Orso d'Oro per miglior film rispettivamente alla 65esima e 68esima edizione del Festival Internazionale di Berlino e ottenuto numerosi premi internazionali quali il premio Nora Ephron del Tribeca Film Festival. All'attuale Shanghai International Film Festival, il film "Figlia Mia" da lei diretto è stato proiettato cinque volte, facendo il tutto esaurito a ogni proiezione e conseguendo apprezzamenti senza precedenti.

Prima dei lungometraggi "Figlia Mia" e "Vergine Giurata", Laura Bispuri aveva girato tre cortometraggi sulle donne che hanno avuto l'onore di ottenere due grandi premi per il cinema italiani: il premio David di Donatello e il premio Nastro d'Argento. Ha da sempre mantenuto un sentimento di devozione e tolleranza nei confronti del tema della donna, non solo perché lei stessa è una donna ma perché ritiene che le opere letterarie e cinematografiche sul tema della donna sul mercato siano troppo poche. Spera di poter raccontare a 360 gradi attraverso i film le storie delle donne. Laura Bispuri ha affermato che sulla strada verso la forza e la libertà, per la maggior parte le donne devono procedere portando addosso un carico e percorrere una strada lunga e faticosa.

"Quindi non dei personaggi femminili perfetti ma dei personaggi femminili che sono spesso incastrati dentro a dei problemi o d'identità, si, spesso d'identità, o di legame con il proprio corpo. Quindi sono personaggi femminili che fanno dei grandi viaggi, dei percorsi grandi all'interno dei quali capiscono , hanno una maggiore consapevolezza di loro stesse, sono donne che cercano anche un modello femminile a cui appartenere e all'interno di questi percorsi faticosi capiscono invece che la loro complessita' in realta' e' un valore e non è una cosa negativa, e quindi cerco di raccontare questo."

In un mondo guidato dagli uomini, spesso le donne sono oggetto di pregiudizi e stereotipi provenienti dall'esterno. Quale regista donna, Bispuri ha in precedenza descritto ai giornalisti la sua confusione relativa alla propria identità, "Per registi di livello equo, il regista uomo è spesso elogiato come un talento mentre le regista donna è spesso definita 'buona regista'". Girando dei film sulle donne desidera apportare dei cambiamenti nel mondo.

"Questo mi colpisce molto perché forse siamo in un periodo di cambiamento di questo dominio maschile , e io credo che anche questi film, questo cercare di mettere al centro la donna, e non solo sullo sfondo, fanno parte di questo cambiamento."

"Figlia Mia" racconta la storia di una figlia che si divincola e si dibatte fra due madri, una è Tina, la madre adottiva che l'ha cresciuta con amore e l'altra è la sua madre biologica Angelica. L'amore produce dei rapporti delicati tra queste tre persone, sia lotta di contrasto che emozioni di crescente intimità. Vittoria, circondata dall'amore, fa infine una scelta istintiva che conforta il pubblico.

Nel film "Figlia Mia", i ruoli delle due madri spingono il pubblico a riflettere: da una parte c'è la madre adottiva amata, dall'altra la madre biologica con la quale la relazione di sangue non potrebbe venire tagliata. L'amore che deriva da un desiderio egoista e il desiderio di possedere si manifestano con pesantezza, le due madri diventano confuse della propria identità e proprio durante questa dolorosa contesa, le due madri in lotta iniziano a riflettere realmente sulle definizioni di «madre» e «amore».

"Però quello che ho cercato di raccontare nel film è che probabilmente queste due madri così diverse, così strane, così non perfette, probabilmente unendosi creano una madre che mi piacerebbe essere, e quindi una madre imperfetta, una madre complicata, ma una madre vera, che ama moltissimo e che questa imperfezione non va in contrasto con l'amore."

Ogni donna nel suo cuore interpreta due ruoli, uno desidera sicurezza e l'altro anela alla libertà. Nel film "Figlia Mia", Laura Bispuri ritrae in modo vivido due donne con caratteristiche completamente distinte: una è la madre Tina che si ferma per amore, l'altra è la madre Angelica in fuga constante. Laura spiega che questi due ruoli riflettono il vero mondo interiore delle donne che è pieno di contraddizioni ma é anche così reale. Catalizzate dall'amore, queste due strade che sembrano essere in contraddizione, infine convergono.

"Però nel film questi personaggi fanno una parabola, all'inizio sembrano solo così, in realtà poi si avvicinano, Tina diventa un po' Angelica e Angelica diventa un po' Tina, e soprattutto Vittoria, nel momento in cui pensa di appartenere solo a una, invece le manca l'altra, quindi nel finale del film si capisce che Vittoria appartiene a tutte e due e che è un legame che hanno a tre, è un po' l'unione di tutti questi elementi che viene raccontata."

Secondo quanto appreso, il film "Figlia Mia" è già entrato nel mercato cinese e sarà in futuro pubblicato e proiettato. Laura ha affermato che le piacciono molto i film cinesi e spera di avere l'opportunità di produrre con i cineasti cinesi film sul tema delle donne.

"Da parte mia c'è sempre un'apertura, se uno si trova sui contenuti, sulla poetica, è bello confrontarsi, con registi anche di paesi così lontani, è molto interessante. Poi sul fatto di lavorare insieme, non lo so, perché è difficile che un regista lavora con un altro regista, però il fatto di confrontarsi, di parlare, di condividere,è molto interessante."

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