Il Gruppo Mondo, campione globale delle piste di atletica
  2015-11-24 13:27:43  cri



 

Le piste di atletica del gruppo italiano Mondo sono le migliori a livello globale, e sono presenti anche in Cina, dove sono molto apprezzate. Ma pochi ne conoscono le caratteristiche:

Fausto: "Un particolare tecnico che pochi riescono ad immaginare: un primatista mondiale dei 100 metri come Bolt, che pesa 95 chili, nella corsa scarica sulla pista un peso 4-5 volte superiore al suo peso corporeo, pare che voli, ma ad ogni passo scarica 450-500 chili sulla pista. Un dato importante, se pensiamo che partono da fermi e in meno di 10 secondi percorrono 100 metri, con falcate anche di due metri e mezzo, tre metri. La nostra pista trasforma la compressione in una spinta per l'atleta in fase di lancio, una cosa che abbiamo studiato molto, la pista potrebbe semplicemente assorbire questa energia, la nostra vera innovazione è il suo riutilizzo. Questo rende uniche le nostre piste, è una grande caratteristica. Quanto ai segreti, non si dicono".

A parlare è Fausto Barbera, direttore delle vendite per l'Asia di Mondo, che abbiamo incontrato recentemente a Beijing insieme a Claudio Raimondo, vice direttore generale di Mondo Flooring China. Mondo è un'azienda piemontese, fondata nel 1948 a Gallo d'Alba dalla famiglia Stroppiana. Ma ora diamo la parola a Claudio Raimondo:

"All'inizio l'azienda è nata producendo il pallone per la palla pugno, il pallone elastico, tipico sport delle nostre parti. Inizialmente grazie a un ordine della Ferrero, il primo ordine grosso fatto da Ferrero per i loro dipendenti, da lì hanno iniziato a sviluppare tutte le parti dedicate al giocattolo, e poi successivamente, dopo un viaggio di un anno intorno al mondo che hanno fatto i due fratelli fondatori, hanno avuto l'idea di sviluppare una pista di atletica che fosse prodotta direttamente in fabbrica, non più in loco come la maggior parte delle piste di atletica. E da lì è nato tutto, poi la pavimentazione non solo per lo sportivo in gomma, ma anche per il settore commerciale, quindi ospedali, scuole, e per il settore trasporto, treni, metropolitane, bus, ecc."

Secondo l'illustrazione di Fausto Barbera, adesso Mondo vende in 196 paesi, quindi è già del tutto world-wide. Oggi l'Asia e il Nord America sono i mercati su cui vogliono investire, perché l'Europa negli ultimi due-tre anni è andata in recessione economica, quindi è difficile che vengano stanziati finanziamenti importanti per i prossimi anni, o comunque non nella scala che si aspettano. E' vero che questi mercati sono noti all'azienda, ma sono anche molto competitivi, quindi non garantiscono di avere dei risultati immediati, anche perché sono dei territori molto vasti.

G: Comunque voi siete presenti alle Olimpiadi già da dieci Olimpiadi consecutive, avete curato Pechino 2008, dopo quelle di Londra, siete stati anche all'Expo di Shanghai, dove avete fatto delle pavimentazioni.

Claudio: "Sì, più di 150 mila metri quadrati di pavimentazioni, però in questo caso civili, quindi all'interno del padiglioni e anche una parte esterna, molto particolare."

G: Quindi è necessario sempre un rinnovamento tecnico, delle innovazioni continue?

Claudio: È fondamentale per potere crescere e andare avanti.

Mondo ha fatto le piste di atletica per il Bird Nest di Beijing, e adesso le ha rifatte per i Campionati Mondiali di atletica che si sono tenuti in agosto sempre a Beijing. Era già una struttura molto speciale per cui hanno fatto molte ricerche con delle università e degli istituti, con il loro centro studi...Ce ne parlerà Fausto Barbera:

"Diciamo che il nostro studio non si basa sulla tipologia del luogo dove poi sarà installata la pista. Questa è una parte minima. Il nostro studio si basa sul prodotto e sullo sviluppo delle caratteristiche del prodotto, che ovviamente devono da un lato garantire performance atletiche, dall'altro durabilità e affidabilità non solo per gli atleti che ne fanno uso ma anche per il gestore degli impianti sportivi dove vengono installati. Quindi è molto difficile trovare un equilibrio tra quelle che sono le caratteristiche diciamo estetiche e quelle che sono le caratteristiche tecniche del prodotto. Per fare un esempio stupido ma molto attuale, i raggi UV, che negli ultimi 20 anni hanno avuto una trasformazione enorme, perché comunque con l'ozono, ecc., ci sono molto meno filtri, danno problemi sull'invecchiamento delle piste, che perdendo queste caratteristiche prettamente tecniche poi vanno anche a influire sulle performance che questi prodotti hanno, quindi l'equilibrio a difesa di questi agenti atmosferici, quindi pioggia, neve, freddo, gelo, perché la gomma è un materiale, un pò come il legno, resiliente quindi vivo. Se si scalda, tende a dilatarsi e con il freddo a comprimersi. E queste caratteristiche di resilienza devono essere mantenute intatte e ben protette, perché, nel momento in cui vengono a mancare, il prodotto perde completamente quello che noi chiamiamo la capacità di assorbire energia nel momento in cui l'atleta fa pressione con il piede per correre, e rilasciare energia nel momento in cui l'atleta è in fase conclusiva di spinta e si lancia allo sprint".

Secondo Fausto Barbera, nel caso specifico del Bird Nest, il prodotto installato è nominalmente lo stesso installato quasi dieci anni prima. In realtà è un prodotto innovato e migliorato, perché comunque soprattutto a questi livelli è necessario poter garantire un prodotto che non sia soltando safe dal punto di vista dei possibili infortuni che un atleta può avere, ma deve essere assolutamente veloce, perché per i grandi eventi, oltre al prestigio della medaglia, ci sono anche dei premi legati a degli eventuali record, che comunque la gente si aspetta sempre di vedere. Sulle piste di Mondo sono stati fatti oltre 255 record, non solo delle Olimpiadi e dei Mondiali, però sono un fatto di grande vanto per loro, perché questo vuol dire che la pista sicuramente è la più veloce e più affidabile oggi presente sul mercato. E' una pista che va bene anche per l'allenamento, quindi va bene anche per le scuole. Hanno parecchie referenze: uno dei mercati in Asia dove stanno lavorando maggiormente è quello delle università, dell'education, quindi è una pista che può essere utilizzata veramente da un numero infinito di utenti, non solo a livello professionale.

G: Questo per la Cina. Voi curate anche tutto il resto dell'Asia? Siete stati anche a Baku a giugno?

Fausto: "Si, siamo stati a Baku a giugno, lo stadio è stato realizzato con il nostro materiale, la pista è nostra. Però è una referenza un po' strana, perché era la prima edizione dei Giochi Europei, quindi Giochi europei a Baku, suona anche un po' strano, però l'Azerbaigian è un posto di grande sviluppo economico negli ultimi anni, quindi l'hanno fatto anche per dare visibilità al paese. Comunque per noi è una referenza importante, perché alla prima edizione siamo stati presenti, e credo che poi ci sia l'intenzione di dare continuità a questi eventi. Anche se sono sempre meno i grandi eventi, quindi noi non possiamo basare il nostro business solo sul grande evento, perché se no faremmo dieci progetti all'anno in tutto il mondo. Quindi l'innovazione e lo studio sono continui, proprio perché per il grande evento ormai abbiamo una posizione di leader nel mercato, che è sempre più difficile da sostenere, perché comunque la concorrenza non sta a guardare, anche quella locale è migliorata moltissimo negli ultimi 4-5 anni. Però dallo stesso punto di vista, il prodotto deve essere anche utilizzabile da un numero di utenti sempre più vasto, per poter appunto ampliare la gamma di opportunità."

G: Avete centri di ricerca anche in Cina, oppure solo in Italia?

Fausto: "Ogni sito produttivo di Mondo China ha un suo mini centro di ricerca, che si occupa dello sviluppo e della qualità, è un controllo però interno. Il centro di ricerca vero e proprio è in Italia, dove abbiamo l'headquarter, che non lavora da solo, ma in collaborazione con vari istituti internazionali, uno dei più famosi è l'Istituto Biomecannico di Valencia, poi ce ne sono altri, laboratori specifici per i nostri tipi di prodotti. A volte, come nel caso del Giappone, dove lavoriamo in stretta partnership con dei dealer da oltre 30 anni, ci confrontiamo anche su quelle che possono essere le soluzioni tecniche e la ricerca che si può fare sui prodotti, quindi è uno scambio di idee, perché poi dopo la ricerca non viene fatta mai dal nostro dealer. Però comunque per noi è sempre molto importante capire perché, per esempio, all'equatore una pista dura meno che in Siberia, e questo lo possiamo solo capire attraverso l'esperienza, attraverso le informazioni che percepiamo dal mercato."

G: Fate anche prati di erba sintetica, ho visto anche con dei criteri ecologici, è tutto materiale riciclato e anche riciclabile?

Fausto: "Sul riciclato bisogna fare molta attenzione, perché il riciclato fondamentalmente è tutto e niente, nel senso che il nostro è un riciclato da pavimentazioni nostre, di gomma naturale mista a gomma sintetica, che poi eventualmente viene tritata e riciclata, però altri prodotti sono riciclati da guarnizioni di finestre, frigoriferi e da pneumatici, quindi il materiale non è vergine però è un riciclato puro, l'altro è un riciclato di scarti, quindi con caratteristiche tecniche assolutamente inesistenti, cattivi odori e una durabilità molto limitata nel tempo. Diciamo che nel settore dell'erba sintetica, la grossa innovazione, per quanto riguarda la Mondo è stata quella di non fornire solamente il campo, ma di produrre la materia prima con cui si tafta il tappeto, per cui noi oggi siamo tra i pochi al mondo a produrre il filo e a tesserlo, per dirlo in modo molto facile, e poi dopo a installarlo e a utilizzarlo con riempitivi vari per renderlo un campo da calcio utilizzabile con scarpe con tacchetti a tutti di affetti."

Forse sarete curiosi di sapere quanto tempo dura una pista di atletica... Ridiamo la parola a Fausto Barbera:

"Dipende molto dal numero di persone che la utilizzano, dalle ore di utilizzo, e soprattuto anche dalla manutenzione che viene fatta. Perché molto spesso il materiale può essere di ottima qualità, ma se non viene installato propriamente, dura niente. Quindi la garanzia della qualità del materiale. Noi cerchiamo sempre di abbinarla a un'installazione professionale fatta dal nostro team, magari con persone locali che conoscono il mestiere, però cerchiamo sempre di essere dietro all'installazione proprio per garantirne la durata".

Fausto ha continuato dicendo che questi prodotti sono fatti in gomma. E la gomma può perdere le sue caratteristiche, per esempio in Russia nevica sulle piste, e lasciano il ghiaccio sopra per sei mesi e poi provano a spaccarlo con lo spartineve. È ovvio che il materiale subisce dei danni che poi non sono recuperabili, perché è irreversibile il danno fatto sulla proprietà chimica e tecnica del prodotto. È ovvio che se una pista viene utilizzata anche per altri tipi di eventi, che non sono propriamente sportivi, come i classici concerti tenuti negli stadi o addirittura gare di motocross o cose di questo genere, ovviamente non è protetta adeguatamente, e vengono fatti dei danni permanenti, che principalmente disturbano l'estetica della pista, però poi dopo ovviamente compromettono anche la qualità e la durata del materiale.

G: Adesso avete rinnovato la pista del Nest, ma in realtà era ancora buona? Ho assistito ad una gara di equitazione lì...

Fausto: Però probabilmente ..... però comunque il fatto che è in fase di preparazione, normalmente sono gare di equitazione e portato della sabbia,...... se non protegge la pista in quell'occasione, rischi che i mezzi molto pesanti possono anche addiritura creare allevamento delle persone .......

G: Quindi siete fornitori ufficiali delle Olimpiadi per le piste di atletica da dieci anni, avete vinto una gara all'inizio?

Fausto: "No, noi siamo fornitori ufficiali della Federazione Internazionale di Atletica. Fra i vari eventi, parliamo dei Mondiali, Europei, Indoor, Outdoor, Olimpiadi, ecc., ogni volta non è scontata l'aggiudicazione a Mondo per quanto riguarda le piste di atletica, perché comunque è una scelta ogni volta. E poi naturalmente la concorrenza non lo permetterebbe. Oggi c'è anche l'Anti-Monopoly Commission. Probabilmente, se ci fosse una scelta così duratura nel tempo, lascerebbe intendere ad accordi magari strani che nel caso nostro non sono mai esistiti."

Il Gruppo Mondo ha installato la pista di atletica del Bird Best per le Olimpiadi 2008 di Beijing. Per il direttore Claudio Raimondo è stata una grande esperienza.

G: Quando avete visto il Nest per la prima volta, che impressione avete avuto, quando siete entrati a lavorare lì?

Claudio: "Lo stadio è sicuramente imponente, molto bello, affascinante, e le gare durante le Olimpiadi sono state meravigliose. La nostra pista ha avuto performance ottime, sono stati fatti diversi record del mondo, tra cui quelli di Bolt sui 100 metri, sui 200 metri, con vittorie schiaccianti e tempi eccezionali. Quindi è stata un'emozione fortissima, anche perché abbiamo avuto la possibilità, e per me è stata la prima volta, di vedere dal vivo le Olimpiadi. Poi durante le Olimpiadi 2008 abbiamo fornito anche il pavimento per il Palazzetto dello Sport, per il basket. Le competizioni sono state veramente molto belle e interessanti, con la finale con gli Stati Uniti contro la Spagna che è stata giocata fino alla fine, è anche stata una grande emozione, e una grande soddisfazione."

G: Avete fondato una compagnia cinese, Mondo China?

Claudio: "Sì, al 100% appartiene alla Mondo SPA."

G: E avete una fabbrica a Sanhe.

Claudio: "Vicino a Sanhe, e nella provincia del Hebei, a 37 chilometri da Piazza Tian'anmen, quindi appena fuori dal sesto anello, in direzione dello Hebei. Il paese si chiama Yanjiao. Le piste non sono mai state prodotte in Cina, ma solo nella nostra sede centrale a Gallo d'Alba. È stata una scelta per concentrare la ricerca, lo sviluppo e la produzione nella sede originale, la prima sede dell'azienda, e quindi per poter sviluppare tutto il processo produttivo e non solo. Concentrando tutto in Italia, ovviamente è più efficiente e più facile."

G: Quindi cosa fate a Sanhe?

Claudio: "Abbiamo due linee di produzione per pavimenti in PVC, che sono sempre pavimenti resilienti, e pavimenti in gomma. I nostri mercati principali sono essenzialmente il civile, di conseguenza, per ospedali, scuole, uffici, e shopping mall, questi sono i mercati principali. Produciamo anche PVC sportivo, però essenzialmente per l'Indoor, e quindi vengono utilizzati principalmente per il badminton e il pingpong, che sono i due sport principali in Cina."

G: Quanti dipendenti avete?

Claudio: "Abbiamo circa 100 dipendenti in Mondo China. Dagli operai, ai tecnici, ai venditori, amministratori, finanziari, acquisti, tutti cinesi."

G: Avete delle prospettive buone in questo mercato?

Claudio: "Le prospettive nel mercato cinese sono ancora buone. Come diceva prima Fausto, ci sono delle difficoltà legate al paese di per sé, perché la Cina è molto vasta e complessa, per cui non c'è una gestione solo centrale, ma la gestione poi viene lasciata anche in parte al livello locale, quindi bisogna essere molto presenti al livello locale. Da cui una serie di difficoltà. E poi anche per il fatto dei concorrenti che sono sempre di più, al mercato fondamentale per molte ditte straniere leader del mercato, non solo per noi, e poi per le ditte che si sono sviluppate in Cina, quindi diversi prodottori locali che comunque hanno ormai una fetta di mercato importante."

G: Dove siete arrivati più lontano? Nel Xinjiang?

Claudio: "Sì, nel Xinjiang a Urumqi abbiamo dei dealer. Urumqi è una città ormai in forte sviluppo. Ovviamente il Xinjiang è molto importante per la Cina, non solo per sviluppare Urumqi, ma i giacimenti, i minerali, la nuova Via della Seta, un posto molto affascinante. Ci sono stato giusto un mese fa, è veramente un posto molto molto affascinante."

G: Quindi avete dei progetti lì, e anche in Tibet?

Claudio: "In Tibet no, non credo che abbiamo mai fornito pavimenti in Tibet. Ma nello Yunnan, sì. Il mercato principale è quello che viene chiamato la zona est della Cina, che normalmente sono quelle 7-8 province intorno a Shanghai, dallo Shandong in giù, sono ovviamente la parte che si è sviluppata prima della Cina, ancora oggi in forte sviluppo, il GDP di quelle zone, come lo Jiangsu, è ancora molto alto. Adesso si stanno sviluppando le province più verso l'ovest, più centrali della Cina. Rimangono ancora province molto forti, la provincia di Chongqing, che a tutto oggi ha probabilmente il GDP più alto della Cina. Anche il nord-est si è sviluppato anni fa, e il sud insieme all'est è stato sempre molto importante come mercato."

G: Quindi Mondo e anche tu quando siete arrivati?

Claudio: "Io sono arrivato nel maggio 2006, quando hanno aperto l'azienda e la fabbrica a Yanjiao. È stata una grandissima avventura, che non avrei mai pensato. All'inizio vivevo a Yanjiao, all'epoca era un paesino, anche se c'erano probabilmente 150-200 mila abitanti, ma molto rurale, anche se a 40 km da Piazza Tian'anmen. Nel 2011-2012 è diventata una zona economica speciale. Ormai Yanzhao è cambiata completamente, mi ricordo che nel 2006 eravamo fra i pochi ad avere una macchina, a girare in macchina, ma oggi il traffico è paragonabile a quello di Pechino. E' cambiata completamente la città, ci sono molte aziende, non solo cinesi, ma coreane, canadesi, un pò da tutti i paesi del mondo, anche italiane, come noi. Poi c'è stato un boom a livello residenziale molto importante perché tanti lavoratori di Pechino risiedono magari a Yanjiao. Essendo sotto un'altra provincia, lo Hebei, il costo è molto inferiore rispetto a Pechino, che ormai ha costi importanti per i residenti."

G: Quindi la vostra strategia iniziale è subito stata quella di puntare sulle pavimentazioni civili, industriali?

Claudio: "Si, da subito. Seguiamo tutti i tre settori delle pavimentazioni della Mondo. Nei trasporti, abbiamo fatto progetti molto importanti, come i treni ad alta velocità, molte linee della metropolitane di Pechino sono con i nostri pavimenti, e anche di Nanchino, di Shanghai e di Shenzhen. Inizialmente la metropolitana di Pechino era fornita da un altro produttore di pavimenti in gomma italiano che però purtroppo nella crisi del 2010-2011 è andato in fallimento, quindi per noi è stata un'occasione, perché siamo riusciti a entrare più facilmente nel mercato della metropolitana di Pechino."

G: Di che materiale si tratta?

Claudio: "Nel caso dei trasporti, nel 90% dei treni e metropolitane si utilizza gomma, forniamo anche il PVC, ma normalmente il nostro PVC viene utilizzato per le navi, abbiamo un buon mercato, una buona fetta di mercato della produzione delle navi come fornitura di pavimenti in PVC. In Cina ci sono tre o quattro cantieri importanti, sia a nord, che a Shanghai e Shenzhen, abbiamo diversi dealer in queste diverse zone, che hanno un buon mercato."

Ora veniamo ad una domanda importante, la strategia per il futuro di Mondo per la Cina, ce ne parlerà Fausto Barbera.

"Dipende molto da come si evolverà anche la Cina. Perché da quello che mi può insegnare gente come voi che ci vive da tanti anni, il boom che c'era fino a dieci-cinque anni fa oggi non è più così importante, si è ridotto di molto sia nel settore dell'edilizia che in quello delle infrastrutture. Perché ovviamente le città si espandono sempre molto velocemente e poi dopo a un certo punto vanno in criticità. Noi siamo molto legati al settore edilizio e quindi siamo anche vincolati al destino che avrà questo mercato in Cina. Parallelemente a questo dipende anche un po' da quelle che saranno le decisioni del governo nei prossimi anni. Perché se ci sarà l'intenzione del governo di sviluppare lo sport o il settore ospedaliero, sanitario in Cina, noi sicuramente avremo un futuro importante, che non dipenderà solo da quei grandi eventi che vengono affidati a varie città strategiche. Se invece questo sviluppo non sarà fra le priorità governative, ovviamente dovremmo rivedere le nostre ambizioni di crescita, ma non vuol dire che non cresceremo, semplicemente ci sono dei fattori che per noi possono rappresentare una spinta più o meno importante a seconda che vengono confermati."

G: Per il mercato cinese, quali sono le maggiori difficoltà?

Fausto: "La difficoltà più grande è la mentalità, perché noi europei facciamo molto fatica a comprenderla. Io sto vivendo questa esperienza personalmente e faccio fatica. Per quanto riguarda il mercato, oggi purtroppo è molto difficile avere un timing preciso di come si svilupperà un progetto, perché molto spesso subentrano ritardi di gestione su cui il produttore e il fornitore non hanno veramente la minima voce in capitolo, dipendono dai general contractor, dal governo locale, da chi finanzia il progetto. Questo per noi è una grossa difficoltà perché l'allungarsi troppo dei tempi di realizzazione di un progetto a noi limita molto la possibilità di essere presenti su più opportunità. Poi sicuramente una delle difficoltà sono i competitori locali, che oltre che ad aver migliorato di molto i prodotti, godono di vantaggi pratici nei trasporti, ecc."

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