Quest'anno ricorre il 70esimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, per cui nella lista delle opere per la sezione "proiezione a Beijing" figurano diversi film classici che sono stati girati dopo la fondazione, come Romance on Lushan Mountain, The Little Flower e The Founding of a Republic. Secondo quanto affermato da Zhang Xiaoguang, vice direttore del China Film Archive, questi film sono stati testimoni del percorso di sviluppo della nuova Cina.
"L'industria cinematografica della Cina – ha dichiarato Zhang Xiaoguang - ha avuto una storia brillante negli scorsi 70 anni. I film cinesi sono divenuti un'importante forza, che non può essere ignorata, dell'industria cinematografica internazionale, sia a livello commerciale che artistico".
A parte il tema del festival di quest'anno - "Casa, Paese" – che tutte le pellicole hanno in comune e a cui devono, in qualche modo, ispirarsi, gli spettatori potranno godere di una grande varietà di film cinesi e stranieri. Da quanto risulta, quest'anno è stato aumentato in modo considerevole il numero di proiezioni dei film della sezione "proiezione a Beijing", nel corso delle quali si terranno anche una trentina di eventi in cui i diversi team di creativi interagiranno con gli spettatori, così da avere un più diretto scambio con il pubblico.
Lunedì 15 aprile è stato proiettato il film francese Mrs. Mills. Durante la proiezione Sophie Marceau, famosa attrice francese, regista e protagonista del film, ha avuto una stretta interazione con gli spettatori cinesi, per poi cantare insieme a loro alcuni classici della canzone francese. Alla categoria "proiezione a Beijing" partecipano molti cineasti cinesi e stranieri, fra cui il regista cinese Pema Tseden, il regista russo Sergei Dvortsevoy e l'attore giapponese Yutaka Matsushige. Secondo Sha Dan, curatore della "proiezione a Beijing", l'aumento degli eventi in cui il pubblico può interagire con gli addetti ai lavori ha intensificato l'interazione emotiva al di fuori dei film, riducendo le distanze fra il festival e gli spettatori.
"Non possiamo soltanto proiettare film, serve anche un più intenso e più vivido scambio emotivo. Credo che, in futuro, l'interazione diventerà una parte sempre più importante del mercato cinematografico mainstream".