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Il membro dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale e direttore dell'ufficio del Comitato per gli affari diplomatici del CC del PCC Yang Jiechi ha letto la lettera di auguri del Presidente Xi Jinping: "Al vertice di Beijing del Forum per la cooperazione sino-africana tenutosi nel 2018, Cina e Africa hanno deciso di impegnarsi nella creazione di una comunità dal futuro condiviso e di mettere in atto le "otto grandi azioni" nel quadro della loro cooperazione. Tra queste, la fondazione dell'Istituto cinese di ricerca sull'Africa costituisce una misura importante per favorire gli scambi culturali tra le due parti. È mio auspicio che l' Istituto cinese di ricerca sull'Africa sappia riunire le risorse accademiche e quelle dei think-tank cinesi e africani per rafforzare la comprensione reciproca e l'amicizia tra i nostri popoli, che sia in grado di contribuire allo sviluppo delle relazioni tra Cina e Africa, e alla creazione di una comunità umana dal destino condiviso".
Nella sua lettera, Xi Jinping ha indicato inoltre che il mondo si trova oggi a fronteggiare i cambiamenti più grandi avvenuti nel corso di un secolo e che l'amicizia tra la Cina - il più grande Paese in via di sviluppo - e l'Africa, il continente con il maggior numero di Paesi in via di sviluppo, risale a tempi antichi. Secondo Xi Jinping in questo nuovo contesto storico la Cina e l'Africa sono chiamate a rafforzare la loro tradizionale amicizia e i loro scambi, a cooperare strettamente e a promuovere la comprensione reciproca tra le loro civiltà. Questo, in accordo a quanto detto dal capo di Stato cinese, porterà grandi benefici ai popoli di Cina e Africa, e saprà contribuire in modo importante alla causa della pace e dello sviluppo del mondo.
Lo stesso giorno, oltre 350 persone tra inviati diplomatici dei 51 Paesi africani e dell'Unione Africana, rappresentanti delle istituzioni accademiche, dei think-tank, dei dipartimenti governativi e dei media cinesi e di 40 nazioni africane tra cui Mozambico e Sud Africa, sono stati testimoni della fondazione dell'Istituto cinese per gli studi africani.
Nel suo discorso, la Commissaria per le risorse umane e delle tecnologie tecniche dell'Unione Africana, Sarah Anyang Agbor, ha detto che il rafforzamento del partenariato strategico con la Cina è un componente importante per la realizzazione dell'obiettivo "Visione 2063" dell'Unione africana: "Siamo ansiosi di consolidare la cooperazione Sud-Sud, nella speranza che l'Istituto fornisca una piattaforma di scambio e contribuisca alla creazione di competenze (per i Paesi africani) attraverso la formazione. Ci aspettiamo che le due parti siano capaci di lavorare insieme per intensificare la condivisione delle informazioni e il meccanismo per il rafforzamento delle capacità, rendendo più forte anche la collaborazione in ambito culturale.
L'ex Presidente del Mozambico Joaquim Alberto Chissano ritiene che la nascita dell'Istituto cinese per la ricerca sull'Africa sia una nuova iniziativa per consolidare ulteriormente le relazioni tra Africa e Cina, e che contribuirà all'approfondimento degli scambi tra le due parti: "Mi auguro che l'Istituto cinese per la ricerca sull'Africa diventi una piattaforma su cui le parti interessate possano discutere di argomenti importanti per entrambe, come le relazioni economiche e commerciali, l'apprendimento reciproco, la cooperazione per la pace e la sicurezza, e la creazione di una comunità umana dal futuro condiviso".
L'Istituto cinese di ricerca sull'Africa si impegnerà a fornire appoggio intellettuale e sostegno con personale di talenti per rafforzare l'apprendimento reciproco e promuovere lo scambio di esperienze in materia di governance e di amministrazione. In questo modo sarà possibile lavorare insieme nell'ambito dell'iniziativa "Belt and Road" ed incamminarsi mano nella mano sulla via dell'edificazione di un'ancor più solida una comunità umana dal futuro condiviso tra la Cina e il continente africano.
