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Il 9 aprile i responsabili del ministero delle Finanze e della Commissione statale per lo Sviluppo e le Riforme hanno affermato a Beijing che quest'anno la Cina si impegnerà ad istituire un sistema di valutazione dell'ambiente commerciale in 40 città, al contempo, porterà avanti la revisione di leggi e regolamenti interessati, con l'obiettivo di creare un ambiente commerciale legale, internazionale e conveniente.
Negli ultimi anni, la Cina ha migliorato in modo significativo l'ambiente commerciale attraverso il completo approfondimento delle riforme, il che ha dato nuovo impulso al mercato e dato libero sfogo alla creatività della società. Nel rapporto Doing Business 2018 rilasciato dalla Banca Mondiale, la Cina si classifica al 46esimo posto, salendo di 32 posizioni rispetto alla classifica del 2017, affermandosi come una delle economie che ha maggiormente migliorato il proprio ambiente commerciale.
Nel corso del briefing ordinario tenuto il 9 aprile dal Consiglio di Stato cinese, il vice ministro delle Finanze Zou Jiayi ha rivelato che quest'anno la Cina intensificherà ulteriormente le riforme atte a migliorare l'ambiente commerciale, con l'adozione di misure ancora più mirate.
"Quest'anno ci prepariamo a varare alcune nuove misure: ad esempio, a Beijing e Shanghai sarà testata l'eliminazione della fase di verifica e approvazione dei disegni per quei progetti di costruzione di piccole dimensioni che presentano rischi ridotti; saranno inoltre studiate misure per rendere esplicita l'efficacia giuridica delle firme e dei timbri elettronici, così da ridurre enormemente i costi per le imprese, permettendo loro di espletare molte pratiche direttamente in rete. A parte ciò, ci impegneremo a ridurre la documentazione e le bolle d'accompagno necessarie per il commercio transfrontaliero, perfezionando il sistema di "dichiarazione anticipata" sulle merci importate. In sintesi, adotteremo tutta una serie di riforme mirate per promuovere la semplificazione".
Zhou Xiaofei, vice segretario generale della Commissione statale per lo Sviluppo e le Riforme, ha spiegato che l'anno scorso la Cina ha istituito un sistema di valutazione dell'ambiente commerciale in linea con gli standard adottati a livello internazionale e dalla Banca Mondiale, ai quali si aggiunge il principio delle caratteristiche cinesi. Una prima valutazione pilota è stata avviata inizialmente in 22 città cinesi e, quest'anno, sarà estesa a un totale di 40 città. L'obiettivo è creare un ambiente commerciale più conveniente e altamente efficiente, stabile e trasparente, e caratterizzato da una concorrenza leale.
"Giorni fa, è stata pubblicata ed attuata la versione pilota del Piano di attuazione della valutazione dell'ambiente commerciale della Cina, dopo l'approvazione del Consiglio di Stato cinese. Quest'anno avvieremo la valutazione dell'ambiente commerciale nelle quattro municipalità, nelle cinque municipalità indipendenti e in alcuni capoluoghi di provincia e città a livello di contea. Vareremo più misure efficaci a favore dell'ottimizzazione dell'ambiente commerciale che riguarderanno aspetti strettamente attinenti agli attori del mercato, come l'apertura delle imprese, la richiesta di permessi di costruzione, crediti, fallimento, pagamento delle imposte, oltre alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale, permettendo alle imprese di sperimentare realmente il miglioramento dell'ambiente commerciale, così da rendere la Cina un luogo sempre allettante per gli investimenti domestici ed esteri".
Nel Rapporto di lavoro del governo di quest'anno è stata avanzata la parità di trattamento a tutti i tipi di imprese in base al principio di "neutralità competitiva" per quel che concerne l'ottenimento dei fattori di produzione, il permesso di accesso, la gestione e il funzionamento, e le gare d'appalto. A questo proposito, Gan Lin, vice direttore dell'Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato, ha affermato che, in futuro, saranno condotte verifiche sulla concorrenza leale, così da mettere in atto il principio della "neutralità competitiva".
"In primo luogo – ha spiegato il vice direttore Gan Lin - abbiamo pianificato di eliminare quelle normative che ostacolano lo sviluppo delle imprese private e violano la parità di trattamento per le imprese a capitale cinese e quelle a capitale straniera. In secondo luogo, adotteremo delle misure per prevenire la violazione del principio di 'neutralità competitiva'. In terzo luogo, miglioreremo il nostro sistema, gli standard di verifica e approvazione, e le procedure operative, così da garantire in maniera ancor più efficace la concorrenza leale e ottimizzare ulteriormente l'ambiente commerciale".