Matteo Bressan, professore di relazioni internazionali presso l'Università Lumsa di Roma e analista del Comitato Scientifico del NATO Defense College Foundation, è impegnato da tempo nello studio delle relazioni italo-cinesi. L'Italia dovrebbe diventare il primo Paese del G7 a firmare un memorandum d'intesa sull'iniziativa "One Belt, One Road". A questo proposito, Bressan ha affermato che la firma è il risultato di un'attenta ricerca da parte della comunità italiana sulla situazione internazionale negli ultimi anni. È nell'interesse nazionale dell'Italia rispondere attivamente a questa iniziativa.
Secondo Bressan, essendo due antiche civiltà dell'Oriente e dell'Occidente, l'Italia e la Cina vantano una lunga storia di contatti tra i popoli. Oltre alla promozione attiva dei governi e dei circoli commerciali, i fattori culturali e umanistici sono anche una garanzia per lo sviluppo sano e approfondito delle relazioni bilaterali.
Secondo gli ultimi dati diffusi, nel 2018, l'interscambio commerciale tra Cina e Italia ha superato i 50 miliardi di dollari, e gli investimenti nei due sensi sono ammontati a oltre 20 miliardi di dollari. Secondo quanto dichiarato da Bressan, la firma del memorandum d'intesa sull'iniziativa "One Belt, One Road" rilascerà ulteriormente il potenziale della cooperazione tra Italia e Cina, in particolar modo quello della cooperazione nei mercati terzi lungo la Via della Seta.