Sarà inaugurata il 5 novembre la prima edizione del China International Import Expo (CIIE). Per l'occasione, oltre 2800 imprese provenienti da più di 130 paesi e regioni dei cinque continenti si riuniranno a Shanghai per presenziare alla prima fiera a livello nazionale dal tema "importazione". In Italia, il CIIE è diventato un argomento caldo nei settori politico, commerciale e imprenditoriale: le istituzioni organizzatrici e le imprese partecipanti si sono preparate meticolosamente facendo tutto il possibile per afferrare questa "opportunità cinese" completamente nuova.
Maria Ines Aronadio, dirigente dell'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, ha affermato ai media che l'evento del CIIE dimostra la forte volontà cinese di rafforzare con altri paesi la cooperazione economico-commerciale, e che la Cina rappresenta un enorme mercato crescente per tutte le industrie italiane. Il Paese pertanto si augura un gran successo per quest'evento.
Essendo la prima fiera a livello nazionale dal tema d'importazione, il CIIE rappresenta una dichiarazione politica del governo cinese di adesione alla politica statale fondamentale d'apertura e alla promozione del nuovo round di apertura ad alto livello. La volontà sincera della Cina di aprire attivamente all'estero il mercato e la responsabilità di promuovere la globalizzazione economica sono altamente apprezzate e positivamente risposte dai vari ambienti italiani. Il presidente della Pirelli s.p.a in Asia-pacifica Menasi ha reso noto che il CIIE dimostra il nuovo concetto di sviluppo nella nuova era, ossia promuovere la modernizzazione con un atteggiamento più aperto tramite la domanda interna; lo svolgimento di cooperazione concreta con i vari paesi del mondo attraverso la piattaforma del CIIE rappresenta senz'altro una testimonianza potente dell'ulteriore apertura cinese.
L'Italia è il secondo maggior paese manifatturiero europeo nonché un importante partner commerciale della Cina in Europa. Di fronte al grande mercato di 1,3 miliardi di persone e all'aspettativa che nei prossimi cinque anni la Cina importerà più di 10 trilioni di USD di merci e servizi, i vari settori italiani è costantemente puntato verso Oriente.
A questo proposito, il consigliere commerciale dell'ambasciata cinese in Italia Li Bin ha osservato che le intensive visite in Cina negli ultimi giorni del vice premier e ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, del ministro delle Finanze Giovanni Tria e del sottosegretario allo Sviluppo economico Michele Geraci dimostrano la particolare attenzione del governo italiano al rafforzamento della cooperazione economico-commerciale con la Cina e alla risposta congiunta alla complicata situazione internazionale. Inoltre, il ministero dello Sviluppo economico d'Italia ha costituita la Task Force Cina, che mira a promuovere completamente la cooperazione a 360° con la Cina nei settori commerciale, d'investimento, finanziario, di ricerche e sviluppo e dei mercati di terza parte, aiutando le imprese italiane a partecipare attivamente ai progetti cooperativi all'interno dell'iniziativa "Una cintura e una via" e realizzandone lo sviluppo approfittando dell'ondata di sviluppo della Cina.
Secondo i dati preliminari, oltre 200 imprese italiane si sono iscritte all'Expo. La superficie dell'area dello stand sarà di quasi 5.300 metri quadrati, occupante il secondo posto fra tutti i Paesi europei partecipanti. Gli stand delle imprese italiane comprendono 6 grandi aree espositive commerciali, fra cui apparecchiature intelligenti e di fascia alta, automobili, attrezzature mediche, elettronica da consumo ed elettrodomestici, abbigliamento e necessità quotidiane, alimenti e prodotti agricoli, e due aree espositive di gemme e di servizi.
La responsabile dell'Istituto Commercio Estero sugli affari dell'Expo, Maria Ines Aronadio, ha affermato che la China International Import Expo è di essenziale importanza per lo sviluppo della globalizzazione delle imprese italiane e per le relazioni commerciali tra i Paesi di partenariato. L'expo sarà significativo per l'Italia, dal momento che il Paese é altamente dipendente dai prodotti globali e di servizio commerciale.
Secondo quanto reso noto dai dati, nel 2017, il volume del commercio bilaterale tra Cina e Italia ha raggiunto i 49,6 miliardi di dollari Usa, dei quali 20,43 miliardi costituiti dall'esportazione dall'Italia verso la Cina, registrando un aumento del 22,2%. Il commercio bilaterale si sta sviluppando verso un orientamento più equo e sano. È previsto che il volume del commercio tra i due Paesi dell'anno corrente supererà i 50 miliardi di dollari Usa, il che costituirà un nuovo record. Le esportazioni dall'Italia verso la Cina di attrezzature meccaniche, automobili e parti e medicinali registrerà un evidente aumento.
Li Bin, consulente economico e commerciale dell'Ambasciata cinese in Italia, ritiene che oltre a promuovere gli scambi economici e commerciali diretti, l'Expo favorirà anche la crescita degli investimenti bidirezionali e i progetti cooperativi nel quadro dell'iniziativa "Una cintura e una via". L'effettivo investimento da parte dell'Italia in Cina ha accumulato oltre 7 miliardi di dollari Usa e le imprese italiane hanno consegnato un buon rapporto. Sebbene gli investimenti della Cina in Italia siano iniziati in ritardo, sono cresciuti rapidamente ed hanno realizzato un grande balzzo in avanti. Gli investimenti di vari settori, tra cui produzione di alto livello, industria automobilistica, alimentari, servizi e commercio, hanno accumulato oltre 10 miliardi di dollari Usa, contribuendo positivamente al miglioramento della gestione delle imprese acquisite, alla promozione dello sviluppo economico locale e alla creazione di posti di lavoro.
Il consulente Li Bin ha inoltre indicato che la Cina e l'Italia si oppongono alle varie forme di protezionismo e unilateralismo e sostengono il sistema commerciale multilaterale basato sulle regole. Sotto lo sfondo del risveglio del protezionismo e dell'impatto sul sistema multilaterale di libero scambio, la situazione economica a livello internazionale è piena di incertezze e instabilità. La China International Import Expo è un'importante iniziativa che permette alla Cina di aprire spontaneamente il suo mercato al mondo, riflettendo pienamente la fiducia e la determinazione della Cina di aprirsi al mondo, e che offrirà nuove opportunità all'Italia di ampliare le proprie esportazioni in Cina e anche di costruire una nuova piattaforma per l'investimento reciproco e la cooperazione tra Cina e Italia. La Cina è lieta di constatare che l'Italia ha preso il "treno ad alta velocità" della Cina e che condivide il dividendo dello sviluppo economico della Cina e che le relazioni economiche e commerciali sino-italiane si stanno sviluppando in una direzione più ampia e profonda.