Giorni fa, i responsabili di imprese a capitale estero in Cina, come GE, EY, MasterCard e Kollmorgen, intervistati da Radio Cina Internazionale, hanno dichiarato che negli ultimi cinque anni le loro imprese hanno effettivamente percepito il cambiamento positivo del mercato cinese, divenendo dirette beneficiarie delle politiche in questione. Con il costante avanzamento di iniziative e piani come "Una cintura e una via" e "Made in China 2025", le imprese a capitale estero in Cina sono generalmente ottimiste nei confronti del mercato e delle prospettive economiche della Cina nel lungo periodo.
Duan Xiaoying, vice direttrice generale senior della GE – uno dei gruppi leader nel mondo dell'industria digitale – oltre che direttrice generale e chief executive della compagnia nella regione della Grande Cina, ha detto ai nostri giornalisti che l'ambiente di gestione commerciale della Cina continua a migliorare. I dipartimenti dei vari livelli di governo si stanno impegnando a ridurre gli organismi governativi e continuano a cedere alle imprese maggiori poteri gestionali; sono stati inoltri istituiti una serie di piattaforme di servizi e meccanismi di collaborazione lavorativa per le imprese, il che svolge un ruolo positivo nella riduzione dei costi di gestione e nel migliorare l'efficacia delle aziende.
Duan Xiaoying ha ricordato che, nel 2013, è stata istituita la zona sperimentale di libero scambio di Shanghai e che le politiche inerenti hanno facilitato la GE in settori come quello industriale, commerciale, doganale e nel controllo dei prodotti.
"Credo che rispetto al passato i principali cambiamenti riguardino la semplificazione e l'accelerazione delle intero processo delle politiche. Allo stesso tempo, qualora insorgessero dei problemi in questo processo, ci sono persone specializzate preposte alla loro immediata risoluzione. Grazie a questi cambiamenti, il nostro centro operazioni e laboratorio di innovazione digitale in Asia-Pacifico sono riusciti a svilupparsi molto velocemente nell'arco degli ultimi due tre anni, dopo essere stati avviati nel giro di qualche mese".
Quest'anno, il numero di zone sperimentali di libero scambio della Cina è aumentato da 4 a 11.
La GE opera in numerosi settori come l'aviazione, l'energia elettrica, le fonti di energia rinnovabili e le cure mediche. Da quanto ha spiegato Duan Xiaoying, grazie al continuo approfondimento dell'apertura all'estero della Cina avvenuta in questi anni, i servizi della sua impresa hanno potuto svilupparsi rapidamente.
Negli ultimi cinque anni, la Cina ha avanzato una serie di politiche e misure che hanno dato il via a un maggiore accesso degli investimenti di capitali dall'estero, creando un ambiente competitivo più equo. Lo scorso gennaio, il Consiglio di Stato cinese ha rilasciato il Comunicato sulle misure relative all'ampliamento dell'apertura verso l'estero e sull'utilizzo attivo del capitale estero, che ha permesso l'accesso di capitale estero delle industrie dei servizi, del settore manifatturiero e minerario, permettendo alle imprese a capitale cinese e a quelle a capitale straniero di godere delle stesse politiche privilegiate inerenti la strategia "Made in China 2025".
Titus Von dem Bongart, un partner tedesco della EY - una delle quattro maggiori imprese di contabilità del mondo – che vive e lavora in Cina da ben 20 anni, ha affermato di aver visto con i suoi occhi la rapida crescita dell'economia cinese e la continua apertura del mercato cinese. Bongart ha aggiunto che i suoi servizi in Cina sono cresciuti molto velocemente con lo sviluppo dell'economia cinese e che la sua impresa ha beneficiato molto dai positivi cambiamenti avvenuti in seno al mercato cinese in questi anni.
"Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti dall'EY in Cina negli ultimi cinque anni. Negli ultimi anni la Cina ha, infatti, istituito zone sperimentali di libero scambio, ha ridotto costantemente il numero di articoli inseriti nella lista negativa. Ormai, i nostri clienti possono accedere al mercato cinese più liberamente, e possiamo quindi offrirgli un servizio ancora migliore. Allo stesso tempo, vediamo un numero sempre maggiore di aziende straniere che sta entrando in Cina".
Secondo il rapporto della Banca Mondiale Doing Business 2017, il livello di facilità di fare business in Cina è salito di 18 posizioni negli ultimi tre anni, guadagnandone ben sei rispetto allo scorso anno. Anche nel Global Competitiveness Report 2017, rilasciato dall'International Institute for Management Development di Losanna, è possibile constatare una evidente crescita degli indici relativi alla performance economica, all'efficacia del governo e alla gestione commerciale del Paese.