Seminario del Giudice Wang Xiaobin presso L'Università di Roma "Tor Vergata"
  2017-10-11 10:23:19  cri

Lo scorso 21 settembre si è tenuto presso la sala delle lauree "Giuseppe Ferri" della Facoltà di giurisprudenza dell'Università degli studi di Roma Tor Vergata il Seminario del giudice Wang Xiaobin, Presidente di Collegio giudicante presso la Divisione di diritto amministrativo della Corte suprema del Popolo della Repubblica Popolare Cinese. Al Seminario sono inoltre intervenuti Riccardo Cardilli, Professore ordinario dell'Università di Roma Tor Vergata e Direttore del Master in Diritto romano e sistemi giuridici contemporanei, organizzatore dell'evento che ha presieduto i lavori; Ermanno de Francisco, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato della Repubblica Italiana; Hadrian Simonetti, Consigliere del Consiglio di Stato; Stefano Porcelli, Foreign Professor della China University of Political Science and Law. Il giudice Wang si trova in Italia nell'ambito di un programma di scambio tra le Giurisdizioni Superiori di diritto amministrativo di vari Paesi a cui partecipa, appunto, il Consiglio di Stato per la Repubblica Italiana e la Corte Suprema del Popolo per la Repubblica Popolare Cinese. In Cina, diversamente dall'Italia, quantomeno per il momento, la giurisdizione amministrativa non è una giurisdizione speciale, ma vi sono delle separazioni interne alla giurisdizione ordinaria legate alla specificità della materia trattata, ed infatti, la Corte Suprema comprende, appunto, una Divisione di diritto amministrativo a cui appartiene il giudice Wang.

In tale contesto è stato previsto questo evento presso l'Università degli studi di Roma Tor Vergata che solitamente rivolge ampia attenzione alla Cina e che, per quanto riguarda l'ambito del diritto, è giunta al trentesimo anno di collaborazione con Università ed Istituzioni di ricerca cinesi. Il Professor Cardilli ha, infatti, sottolineato proprio questo aspetto nel suo discorso di apertura del Seminario, ricordando come ormai da decenni Tor Vergata ospiti studiosi e studenti cinesi e come quasi tutti siano ora divenuti Professori di diritto in Cina e come alcuni abbiano anche raggiunto cariche sia accademiche che istituzionali di alto livello. Ha inoltre ricordato che, nella sala che ha ospitato l'iniziativa, fu conferita una laurea honoris causa al Professor Jiang Ping uno tra i più noti ed influenti giuristi in Cina nel corso delle ultime decadi e motore della cooperazione in ambito giuridico con l'Italia. Con enfasi circa l'interesse rispetto al tema del diritto amministrativo in Cina, è stata poi concessa la parola al giudice Wang.

Il giudice Wang in una relazione molto chiara ed approfondita durata oltre un'ora ha spiegato i tratti salienti dell'organizzazione della giustizia amministrativa nella RPC, andando altresì a dare cenni circa le modalità attraverso le quali si svolge il processo amministrativo in Cina spiegando ad esempio, come è, in taluni casi, consentito al soggetto privato di essere in giudizio senza l'assistenza di un avvocato e come ciò accada piuttosto frequentemente, come è allocato l'onere della prova etc. e segnalato inoltre quali sono i maggiori punti su cui la Cina deve ancora lavorare al fine di apportare dei miglioramenti volti a rendere giustizia nonostante le molteplici e rilevanti riforme succedutesi negli ultimi decenni. La storia del diritto amministrativo nell'epoca della Nuova Cina, è relativamente recente, risale, infatti al finire degli anni '80 ed inizio anni '90 e, in questo lasso di tempo, sono state molte le riforme che hanno riguardato la materia, tra cui, per citare le più recenti, quella del 2015 e quella del 2017. Tra queste, ad esempio, la previsione, recente, di Corti interregionali (di primo livello e di livello intermedio) che stanno venendo ad essere istituite e sono volte, attraverso l'interregionalità, a ridurre le eventuali interferenze sui giudici da parte dei vari organi assembleari o di governo locali etc. Nonostante con queste riforme siano stati svolti grandi passi in avanti restano, in ogni caso, ancora alcune questioni su cui è necessario concentrare gli sforzi al fine di apportare dei miglioramenti, tra cui quella dell'assicurare che la pubblica amministrazione giunga poi ad eseguire quanto disposto dal giudice amministrativo, ovvero quella che sta prendendo sempre più piede, relativa ad un consistente aumento dei casi sottoposti (in prevalenza riguardanti questioni relative all'espropriazione di suolo) alle Corti di diritto amministrativo che, dal 2014 al 2016, sono giunti quasi a raddoppiarsi e che, dalle cifre sino ad ora raccolte riferite al 2017, segnano un ulteriore, rilevante, incremento. Nel suo intervento il Presidente de Francisco ha fatto notare come alcuni dei problemi da risolvere siano comuni con quelli che deve affrontare il giudice amministrativo in Italia non ultimo quello riguardante l'esecuzione delle sentenze emanate dal giudice amministrativo date le difficoltà che vengono spesso a manifestarsi in tale ambito. Il Presidente de Francisco ha dunque suggerito l'impiego di alcuni dei rimedi che sono impiegati in Italia tra cui quello dell'astreinte di derivazione francese. Il Consigliere Simonetti, invece, ha sottolineato come il sensibile aumento del numero di casi sottoposti al giudice amministrativo in Cina negli ultimi anni, sottolineato dal giudice Wang, possa essere considerato come il sintomo di una accresciuta consapevolezza della possibilità di far ricorso a dei rimedi che proteggano dall'eventuale illegittimo esercizio, da parte della pubblica amministrazione, dei propri poteri. Il Professor Stefano Porcelli invece, oltre a segnalare interesse rispetto a delle innovazioni che la Cina sta apportando, tra cui quella, ad esempio, delle Corti interregionali, ha dato risalto agli aspetti comuni e differenze cercando di denotare l'importanza che il contesto socio-culturale e, relativamente, giuridico riveste. Ad esempio la forte percentuale, mostrata dal giudice Wang, di giudizi riguardanti espropriazioni di suolo, può essere ricollegata all'assetto socio economico cinese, alla velocità con cui cambiamenti radicali prendono piede in Cina ed alla relativa disciplina giuridica che, ad esempio, in materia di diritto di proprietà e diritti reali attribuisce la proprietà del suolo allo Stato ovvero alle collettività. Alla luce dei dati richiamati, invece, dal Presidente de Francisco, attualmente, in Italia, la maggior parte dei casi riguarda piuttosto questioni relative ad appalti pubblici, tema che invece in Cina, forse in ragione del fatto che una larga parte delle imprese operanti è ancora pubblica, sembra sollevare, un numero minore di dispute.

L'evento si è concluso con una fotografia, simbolica, nel luogo in cui, all'interno della sala in cui si è svolto il Seminario, nel 2000 era stata conferita una laurea honoris causa al Professor Jiang Ping con l'auspicio che, anche nell'ambito del diritto amministrativo, la cooperazione tra Italia e Cina possa rafforzarsi e con l'Università di Roma Tor Vergata che, nelle parole del Professor Cardilli, si è detta disposta ad offrire il proprio contributo.

 

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