Di recente, i dati relativi all'accelerazione del processo di riforma del sistema di proprietà mista delle imprese statali della Cina hanno mostrato che, nel 2016, il volume totale dei beni delle imprese statali cinesi è superiore a 131mila miliardi di yuan. Le entrate e i profitti reali hanno mantenuto una crescita stabile. Ma i settori del ferro e dell'acciaio, dei prodotti chimici, dei metalli non ferrosi e di altri settori sono ancora in perdita.

Per realizzare la conservazione e l'aumento del valore dei beni nazionali, la promozione della riforma del sistema di proprietà mista rappresenta una svolta per l'approfondimento della riforma delle imprese statali. Negli ultimi tempi, questa riforma ha registrato una costante accelerazione. Il portavoce della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme della Cina, Yan Pengcheng, ha illustrato:

"Dal 2016, abbiamo avviato due gruppi pilota. Attualmente, il piano del primo gruppo pilota composto da 9 imprese è stato sostanzialmente approvato e stiamo guidando l'attuazione con ordine. Ci attendiamo di iniziare a vedere alcuni progressi concreti già a partire da quest'anno. La lista del secondo gruppo di 10 imprese è confermata ed i lavori per la scelta del terzo gruppo di imprese sono già iniziati".

Secondo quanto rivelato da Yan Pengcheng, per quanto riguarda i settori industriali, le 19 imprese pilota includono tanti settori importanti, tra cui distribuzione di energia elettrica, apparecchiature elettriche, apparecchiature ferroviarie, logistica aeronautica, servizi di informazione per l'aviazione civile, telecomunicazioni di base, industria della difesa nazionale, materie prime importanti, finanza e altri settori chiave. Tra tutti questi, quello maggiormente rappresentato è il settore militare, con ben 7 imprese.

Dal punto di vista dei modelli di proprietà mista, sono incluse la partecipazione di imprese private in proprietà statali, quote di proprietà statale in imprese private, imprese statali miste di proprietà centrale e locale, imprese statali con investimenti esteri e il modello PPP, ognuno dei quali presenta proprie peculiarità. Il vice presidente della China Enterprise Reform and Development Society, Li Jin, ha valutato:

"La riforma nella provincia del Guangdong, a Shenzhen, a Chongqing, nel Jiangxi, nel Zhejiang, a Shanghai e nello Shandong è piuttosto veloce. Si prevede che, nella seconda metà di quest'anno, la riforma della corporate governance delle imprese centrali, in particolare la cartolarizzazione e la quotazione sul mercato delle attività aziendali, registrerà un ulteriore rafforzamento".

Oltre alle imprese centrali pilota già rese note - come China Unicom, China Eastern Airlines, China Southern Power Grid - secondo quanto rivelato dai media, nel settore militare, China South Industries Group Corporation, China North Industries Group Corporation, China Shipbuilding Industry Corporation, China Aerospace Science and Technology Corporation, China Electronics Technology Group Corporation, stanno anche promuovendo attivamente il lavoro della riforma. Nel settore dell'aviazione civile, China Southern Airlines, presso la conferenza annuale all'inizio dell'anno, ha esplicitamente affermato di focalizzarsi sulla ricerca per promuovere la riforma. Inoltre, Sinopec Group, PetroChina, State Grid, China Railway e altre imprese centrali sono schierate in favore del cambiamento del sistema di proprietà.

Secondo Li Jin, se prendiamo come indicatore la riforma del sistema di proprietà mista nelle industrie che presentano caratteristiche monopolistiche, come il settore dell'energia elettrica, quello petrolifero, del gas naturale, il settore ferroviario, dell'aviazione civile, delle telecomunicazioni e l'industria militare, quest'anno, la riforma delle imprese statali della Cina è avanzata in maniera ampia e profonda. Gli obiettivi futuri della riforma saranno più concreti e i requisiti più chiari.

"Nella fase successiva, la riforma della proprietà mista dovrà porsi come obiettivi importanti il rafforzamento della vitalità, la realizzazione del sistema aziendale e una gestione orientata al mercato. Dovrà essere eliminato l'equivoco della 'attrazione degli investimenti', senza porre come obiettivo semplicemente l'attrazione di capitali privati. Gli investimenti statali e privati dovranno godere di pari diritti, facendo in modo che la realizzazione della corporate governance ne favorisca l'ingresso nel mercato. Andrà, inoltre, risolto in profondità il problema della forza motrice dello sviluppo delle imprese statali, al fine di promuovere lo sviluppo dell'economia reale cinese".