Negli ultimi anni, di pari passo con l'apertura, il mercato del gelato cinese sta vedendo una continua crescita, e come Paese famoso per il gelato, l'Italia sta entrando gradualmente in questo mercato enorme e altrettanto complesso. In merito, Radio Cina Internazionale ha avuto modo di avvicinarsi a un esempio concreto, con l'intervista al presidente di Fabbri 1905, Nicola Fabbri, secondo cui "la Cina è un mercato che cresce, ma non è mai una passeggiata". Al contempo, l'imprenditore italiano ha presentato il percorso di oltre 15 anni in Cina, che, pur non essendo mai stato facile con due gelaterie all'inizio, sta funzionando grazie agli approcci giusti, con la presenza nelle più importanti metropoli cinesi.
Ci illustra per favore lo sviluppo di Fabbri 1905 in Cina?
Noi siamo arrivati per la prima volta nel 1999, con un nostro cliente che ha aperto due gelaterie a Guilin con marchio Fabbri. E' stato quindi il primo piede in territorio cinese di Fabbri. Da quel momento in poi abbiamo continuato a essere presenti, senza sosta, e siamo sempre cresciuti. Lei deve sapere che noi lavoriamo nel mondo in due settori principali, nel settore del beverage, quindi vendendo sciroppi per bibite, per cocktail, per l'aromatizzazione del caffé e il secondo canale é il settore della gelateria e della pasticceria, noi produciamo cioé ingredienti per fare il vero gelato artigianale e la migliore pasticceria di modello europeo. Quindi noi abbiamo iniziato la nostra storia in Cina nel settore del gelato e della pasticceria e quasi contemporaneamente nel 2001 abbiamo iniziato invece anche con gli sciroppi. Da allora la presenza in Cina di Fabbri é proseguita ed é aumentata anno dopo anno fino al 2009, quando abbiamo creato la nostra società che noi chiamamo Fabbri China, il nome vero è Fabbri Shanghai Food Trading Corporation. Questa è una società che anche in questo caso è cresciuta molto velocemente, oggi abbiamo due sedi, una che è la sede principale a Shanghai, dove abbiamo per metà i nostri uffici commerciali e per metà una scuola di formazione professionale con due classi da venti persone per ognuna, perfettamente attrezzate, in cui facciamo corsi sia per insegnare a fare il gelato e la pasticceria sia per insegnare a fare caffé,cocktail, long drink, ecc. La seconda showroom è a Pechino, dove anche in questo caso abbiamo una sala dove possiamo fare delle dimostrazioni, dei corsi di formazione professionale per quei clienti che vogliono imparare a fare il gelato all'italiana o a imparare i segreti dei cocktail e dei long drink come si fanno in Europa e in Italia.
La scelta di entrare in Cina partendo da Guilin è avvenuta per caso?
E' assolutamnete stata una scelta per caso, perché noi abbiamo seguito un cliente che aveva avuto l'opportunità insieme a un investitore cinese di aprire le prime gelaterie che si vedevano in Cina proprio a Guilin, perchè era una stazione turistica, e si pensava che ci fosse una clientela più varia e che quindi potessero essere più di successo. In effetti è stato così perchè hanno funzionato abbastanza bene poi dopo ovviamete dopo tanti anni sono cambiati, sono chiusi, oggi questo cliente è diventato un importantissimo imprenditore italiano proprio qui a Shanghai che produce gelato e produce anche pasti pronti surgelati che vende in tutta la Cina nei supermercati quindi in questi anni anche il nostro cliente è cresciuto moltissimo con grande merito ed è anche uno dei nostri migliori clienti perchè produce il gelato al 100% con i nostril prodotti Fabbri.
In termini di fatturato, in quale posto si colloca la Cina tra tutti i mercati di Fabbri 1905?
Ovviamente in questi quindici, diciassette, diciotto anni è cambiato molto in Cina, perchè prima il fatturato era bassissimo. Oggi il mercato cinese è cresciuto, pur essendo per il nostro tipo di prodotto un mercato ancora abbastanza limitato perchè il nostro è un prodotto di nicchia non di marca. Quindi oggi la Cina nella classifica delle nostre filiali all'estero si mette al terzo posto. I primi due posti sono della Germania e del Sud America.
Come valuta il mercato cinese?
Il mercato cinese per noi oggi è molto importante perchè abbiamo investito per quasi vent'anni nella nostra presenza in Cina. Abbiamo investito molto in termini di tempo, di denaro, per consolidare la nostra presenza davvero importante in questa terra che ci ha dato tanto, e ci ha accolto con grande passione. Quindi per noi oggi la Cina rappresenta il mercato del futuro, il mercato con il quale pensiamo di crescere più velocemente. Ovviamente rappresenta ancora un centro d'investimento molto importante perché per il nostro mercato che e' un mercato di nicchia, non possiamo considerare la Cina come il Paese del miliardo e qualche centinaia di milioni di persone perché chi è interessato a comperare i prodotti fatti con i nostri ingredienti è una parte della popolazione molto più ristretta. Però è una popolazione che cresce, è una popolazione che è cambiata moltissimo in questi anni, proprio come caratteristiche di curiosità per il cibo, se agli inizi è stato molto difficile proporre un prodotto dolce, freddo e a base di latte com'era il gelato, oggi il gelato é conosciuto in tutta la Cina, e ci sono tanti consumatori che amano il gelato e che sono anche esperti nel capire qual è un gelato buono e qual è un gelato cattivo, per questo prevediamo che il mercato sarà sempre più importante per noi. Noi continuiamo a investire in personale, quindi nella ricerca di nuovi venditori, di consolidare la nostra presenza in tutte le aree, in tutte le province della nazione cinese, quindi ci contiamo molto.
Che consigli darebbe alle piccole e medie aziende di gelateria italiane che vorrebbero sbarcare nel mercato cinese?
Con un po' di orgoglio vorrei sottolineare senza modestia, che se oggi il consumatore cinese conosce il gelato non è tanto per aver viaggiato in Italia ma perché in vent'anni noi abbiamo promosso questa conoscenza, facendo corsi, classi proprio su questo. Noi siamo quelli che abbiamo lanciato, inventato il primo concorso nazionale cinese di gelateria artigianale di modello italiano, insieme a un'azienda leader del mercato delle macchine per gelato che si chiama Carpigiani. Quindi questo processo è stato guadagnato e sudato con tantissima passione e investimento da parte dell'Italia e da parte dello staff che mi segue in Cina da tanti anni. Quello che posso dire a chi vuole approcciare la Cina è di sapere che non è una passeggiata, non è un mercato in cui corrono fiumi di oro facili da trovare, ma un mercato in cui si deve investire prima seriamente e poi dopo anni forse si possono incominciare a raccogliere i frutti del lavoro fatto. La Cina non é un mercato che perdoni, perché se uno pensa di arrivare in Cina pensando di trovare un consumatore sprovveduto che si possa facilmente abbindolare in questo caso sbaglia perché il consumatore cinese è un consumatore soprattutto per quanto riguarda il cibo molto avveduto, la caratteristica che ci rende molto simili fra italiani e cinesi è proprio questo, perché noi abbiamo una passione generale per il buon cibo, in più i cinesi hanno un'ulteriore caratteristica, che legano il cibo anche a una validità salubre per il corpo, quando si parla con i cinesi, si è a cena con i cinesi, ci sarà sempre un momento in cui il tuo amico cinese a tavola ti dirà che quello che stiamo mangiando fa bene a questa o quella parte del corpo. Invece noi italiani non conosciamo, l'importante è che sia buono in bocca e ti riempia la pancia, però siamo molto attaccati al cibo, attaccati alla tradizione, le nostre cucine sono cucine colte, complicate, interessantissime. Quindi per chi vuole venire in Cina a proporre un nuovo tipo di dessert, come il gelato, la pasticceria, deve sapere che il consumatore che ha davanti è un consumatore evoluto.