La festa della primavera cinese
  2015-02-19 21:38:09  cri
Il capodanno lunare cinese di quest'anno riccore il 19 febbraio. Di solito chi studia o lavora nelle altre città, desidera riunirsi con i parenti. Il che costituisce un atteggiamento profondamente radicato nella nazione cinese, che forse non esiste presso altre nazioni. Questa necessità del ritorno è molto radicata e diffusa nel profondo della cultura e del costume cinese ed è difficile da spazzar via.

La festa di primavera è anche chiamata capodanno lunare. E' la più grande e gioiosa festa tradizionale e popolare del nostro paese che ha origine dalle attività di sacrificio agli dei e agli antenati in fine ed inizio d'anno più di 4000 anni fa.

La festa di primavera dura un mese. In realtà solo i primi sette giorni sono quelli più importanti dell'intera festa, dopo i quali, ritornano al lavoro come gli italiani, che più o meno hanno una decina di giorni di vacanza per Natale.

In che modo i cinesi trascorrono i primi sette giorni della festa di primavera? La prima cosa è che quasi tutti coloro che sono lontani da casa ritornano per riunirsi con i parenti, e poi durante la festa di primavera, si affiggono alla porta e ai vetri delle finestre distici e carte ritagliate di colore rosso, in segno di augurio.

Inoltre, la gente ama appendere nel salotto e nella camera da letto i dipinti dell'anno nuovo. Le pitture dell'anno nuovo portano gioia all'atmosfera familiare. Inoltre essi costituiscono un tipo di antica arte popolare del nostro paese, riflettendo le credenze ed i costumi popolari e le speranze per il futuro della gente comune. I dipinti del nuovo anno, come pure i distici hanno origine dalla "divinità della porta". L'imperatore della dinastia Ming, Zhu Yuanzhang, promosse l'uso dei distici durante la festa della primavera, ed i dipinti del nuovo anno nacquero proprio su influenza dei distici; tre sono i luoghi di produzione più famosi di questi dipinti ossia: Tao Hua Wu, nella città di Su Zhou, Yang Liuqing, presso Tian Jin e Wei Fang, nella provincia dello Shan Dong, in cui sono nate le tre più grandi scuole del paese. All'inizio della Repubblica nazionalista cinese, Zheng Mantuo, di Shanghai, unì gli ordinari calendari mensili alle pitture del nuovo anno, realizzando una nuova forma di dipinto dell'anno nuovo che dette origine al calendario da parete, diffuso ora in tutto il paese.

Un'altra cosa importante durante la festa di primavera cinese è scambiarsi le visite di auguri tra parenti e amici intimi che anche gli italiani lo fanno per il Natale. In genere durante il periodo natalizio vanno a trovare i loro amici e parenti e regalano panettoni e champagne e in particolare a Napoli si usa anche fare in casa gli struffoli, un dolce al miele e regalarli agli amici.

In Cina, lo scambio delle visite inizia dalla mattina del primo giorno dell'anno nuovo, e dura parecchi giorni. Per esempio, nella famiglia di una ragazza cinese, la vigilia dell'anno nuovo la celebriamo con i parenti paterni della famiglia della nonna paterna, e il capodanno invece sempre con i partenti paterni ma insieme alla famiglia di suo nonno paterno. Poi il secondo e il terzo giorno lo trascorre con zii, zie, sorelle e frattelli, e gli ultimi due giorni sono con i suoi amici intimi. Quindi non hanno tempo libero per fare, ad esempio, un viaggio durante le vacanze, ma ciò si spiega perchè la maggior parte dei cinesi sono ancora molto influenzati dalla concezione tradizionale, secondo cui, la festa di Primavera è fatta per riunirsi.

Parlando di come si trascorre la vigilia aspettando l'anno nuovo in Cina. Ci sono tante attività tipiche che si fanno in quella sera. Ad esempio, una cosa tradizionale sono gli spettacoli dei fuochi d'artificio, dietro cui esiste una legenda. Si dice che nell'antichità, i nostri antenati cinesi erano alle prese con la minaccia di una bestia feroce, che si chiamava "Nian" e predava molti animali. Durante l'inverno, periodo in cui il cibo è più scarso, il Nian si avventurava nei vilaggi per cercare la carne degli esseri umani e dei bestiami per cui gli abitanti avevano una grande paura giorno e notte. Nel corso della lotta contro il "Nian", la gente scoprì che il "Nian" aveva paura di tre cose,ovvero, il colore rosso, la luce del fuoco e i rumori forti. Dunque, per spaventarlo, gli abitanti iniziarono ad appendere una striscia di legno di colore rosso sulle porte, e ardevano poi la legna, stando svegli tutta la notte per fare tanto rumore. Sin da allora, il "Nian" scomparve e non ritornò più nei villaggi.

 

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