Il 13 agosto, durante il briefing della Banca centrale cinese, il vice presidente della Banca del Popolo cinese e direttore dell'Amministrazione statale della Valuta estera, Yi Gang, ha affermato che la Cina non ha bisogno di rivedere il tasso di cambio per promuovere il commercio con l'estero, ma il suo miglioramento è finalizzato a stabilire un meccanismo ancor più efficiente di adozione dei principi di mercato. Secondo gli esperti, il meccanismo di formazione del tasso di cambio della valuta cinese entra sempre più in una logica di mercato e favorisce sempre più il riconoscimento dello yuan come moneta internazionale.
Yi Gang ha affermato che nell'attuale adeguamento fondamentale del valore medio dello yuan, una fluttuazione mantenuta entro limiti determinati costituisce una notizia positiva per la fiducia e l'internazionalizzazione dello yuan. Il vice presidente ha aggiunto che il tasso di cambio fisso e rigido non è adatto alla situazione nazionale cinese e pertanto non è sostenibile. Un meccanismo di formazione del tasso di cambio flessibile è utile allo sviluppo economico a lungo termine; esso funge da stabilizzatore e permette di bilanciare le entrate e le spese con l'estero. A questo proposito, il capo economista della Banca delle Comunicazioni cinese, Lian Ping, ha affermato:
"Una moneta internazionale deve essere utilizzabile per i pagamenti, le liquidazioni, le transazioni, gli investimenti e il risparmio e per acquisire queste funzioni è necessario possedere un meccanismo di formazione del tasso di cambio basato sulla domanda e l'offerta del mercato. Ritengo che la progressiva inclusione di principi del mercato nel meccanismo di formazione del tasso di cambio dello yuan promuoverà sempre più il riconoscimento della moneta cinese come valuta internazionale da parte della comunità internazionale."
Durante una conferenza stampa, l'assistente del presidente della Banca del Popolo cinese, Zhang Xiaohui, ha osservato che, quando l'11 agosto è stato aggiornato il meccanismo fondamentale di quotazione media del cambio tra yuan e dollaro, la spinta verso la svalutazione accumulata in passato si è improvvisamente alleggerita del 3% ed è stata in buona sostanza ultimata la correzione del precedente scompenso. Tuttavia, il capo economista della Banca delle Comunicazioni, Lian Ping, ritiene che normalmente il livello di correzione supera le necessità reali.
"Credo che la correzione di solito supera le necessità della situazione reale e ci si trova di fronte ad un'ipercorrezione. Quindi, quando la fluttuazione del mercato andrà verosimilmente oltre il 3%, dovremo ovviamente considerare anche l'influenza generale che il rapporto fra domanda e offerta interno ai vari aspetti del funzionamento del mercato avrà sul futuro tasso di cambio. Secondo me, la fluttuazione sarà leggermente più ampia, ma diminuirà in futuro."
Yi Gang ha aggiunto che dall'inizio dell'anno scorso fino al luglio di quest'anno, il surplus commerciale della Cina si è mantenuto su livelli molto alti. La Cina non ha bisogno di rivedere il tasso di cambio per promuovere le esportazioni, ma il suo miglioramento mira a instaurare un meccanismo ancor più efficiente di adozione dei principi di mercato, la cui agenda include la promozione continua della convertibilità dei capitali. Ormai i flussi di capitali in entrata e in uscita si mantengono entro limiti normali. In base all'analisi di Lian Ping si dovrebbe prestare altresì attenzione alla pressione che il ripetuto deprezzamento dello yuan esercita sul flusso verso l'esterno dei capitali.
"Nel breve termine, la svalutazione monetaria promuoverà il deflusso di capitali. Infatti, fra questi due fenomeni esiste un rapporto di causa-effetto reciproco, vale a dire che la svalutazione del tasso di cambio incentiva l'uscita di capitali e quest'ultima accresce il deprezzamento della valuta. Ritengo che ora sia necessario prestare attenzione ai rischi di una prolungata svalutazione dello yuan. Purché abbiano questa determinazione e questa volontà, le autorità sono del tutto nelle condizioni di mantenere stabile il tasso di cambio."