Anna Louise Strong era una giornalista e scrittrice progressista rispettata e amata profondamente dal popolo cinese. Strong nacque nel novembre del 1885 nello Stato americano di Nebraska. Nel 1908 conseguì il titolo di Dottore in Filosofia presso l'Università di Chicago. Nei primi anni dopo la laurea si impegnò per la causa dell'infanzia e del movimento operaio. Nel 1921 fu inviata in Unione Sovietica per prendere parte alle attività di soccorso nei confronti delle popolazioni sinistrate e poi assunse l'incarico di corrispondente a Mosca.
Nel 1925 Strong visitò per la prima volta la Cina, e scrisse riguardo il famoso sciopero scoppiato a Guangzhou e Hong Kong, facendo interviste al leader dell'agitazione Su Zhaozheng. Nel 1927 raggiunse il villaggio del Hunan per fare un servizio sul movimento dei contadini, che ispirò il suo libro "Una moltitudine di cinesi". Dopo l'inizio della guerra cinese contro l'aggressione giapponese del 1937, Strong intervistò i leader dell' Ottava armata, tra cui Zhude, presso la sua sede generale situata nella provincia del Shanxi, e poi pubblicò il libro "Un quinto dell'umanità", che rende conto del fronte di unità nazionale cinese per la lotta contro il Giappone. Nel 1940 a Chongqing incontrò Zhou Enlai. Nel 1946 visitò per la quinta volta Yanan, e durante un suo celebre colloquio con lei, Ma Zedong avanzò la famosa massima: tutti i reazionari sono tigri di carta. Il libro di Strong "I cinesi conquistano la Cina" registra le sue esperienze a Yanan e in altri luoghi nel periodo della guerra di liberazione.
In tutta la sua vita, Strong si impegnò instancabilmente nella ricerca del suo prerfezionamento e della verità. All'epoca in cui la rivoluzione cinese si trovava al suo apice, visitò 5 volte la Cina, rendendo partecipe il mondo della situazione reale di lotta del popolo cinese e della forza del popolo cinese. In ultimo, all'età di 72 anni, si stabilì in Cina, affrontando diverse difficoltà per l'ottenimento della residenza. Nel momento in cui la Nuova Cina venne sottoposta a blocchi economici, travisata e fraintesa dall'esterno, illustrò la situazione della rivoluzione e della costruzione della nazione cinese a tutto il mondo.
Nel 1958 Strong visitò per la 6° volta la Cina e si stabilì a Pechino. Nel suo ultimo soggiorno nel nostro Paese, scrisse diversi libri, come "La Cina lotta per i cereali", "Quello che ho visto in Tibet", "Si alzano i servi della gleba", ecc e "Un reportage sulla Cina" in 69 testi, riportando al pubblico mondiale i successi della rivoluzione e della costruzione socialista cinese, e fornendo un importante contributo per l'aumento della conoscenza reciproca e dell'amicizia tra i popoli di Cina e Stati Uniti.
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